Il Piano carceri 2025-2027, illustrato durante la terza riunione della Cabina di regia per l’edilizia penitenziaria tenutasi a Palazzo Chigi, prevede la realizzazione di oltre 10.600 nuovi posti detentivi. Lo rende noto una nota ufficiale del Governo, sottolineando l’impegno straordinario per affrontare il problema del sovraffollamento carcerario nel nostro Paese.
Dettagli del piano contro il sovraffolamento delle carceri
Il programma, che coinvolge diversi enti, prevede la realizzazione complessiva di 10.676 nuovi posti distribuiti tra varie amministrazioni: 2.636 posti a cura del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap), 57 per la giustizia minorile, 3.314 affidati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e 4.669 gestiti dal Commissario straordinario. La consegna dei nuovi posti sarà graduale, con 506 posti previsti entro la fine del 2025, ben 5.739 nel 2026 e 4.074 nel 2027, per un totale di 10.319 posti in questo arco temporale. A questi si aggiungono gli 859 posti già consegnati tra ottobre 2022 e settembre 2025. Complessivamente, nell’intera legislatura, si arriverà a oltre 11.100 nuovi posti detentivi.
Le parole della premier Meloni
La premier Giorgia Meloni, in un video diffuso dopo il Consiglio dei Ministri, ha sottolineato come questo piano rappresenti un passo decisivo verso la certezza della pena e il rispetto delle esigenze di sicurezza. “Prima si adeguavano i reati al numero di posti disponibili nelle carceri – ha spiegato – mentre noi riteniamo che uno Stato giusto debba adeguare la capienza delle carceri al numero di persone che devono scontare una pena”. L’investimento complessivo supera i 750 milioni di euro e prevede anche un rafforzamento degli organici della polizia penitenziaria, con mille assunzioni straordinarie già nella prossima legge di bilancio.
Parallelamente, il Governo ha approvato un disegno di legge che introduce la possibilità, per persone tossicodipendenti che hanno commesso reati legati alla droga, di espiare la pena in regime di detenzione domiciliare presso comunità terapeutiche, con l’obiettivo di favorire il recupero e migliorare la sicurezza generale.
Il piano e le misure annunciate sono parte di un più ampio impegno del Governo per riformare il sistema penitenziario, ristrutturare e ampliare le strutture esistenti e valorizzare immobili storici non più idonei a ospitare detenuti, come evidenziato dalla stessa premier Meloni. Palazzo Chigi, sede del Governo italiano, ha ribadito così la volontà di affrontare con decisione una delle criticità storiche del sistema penitenziario nazionale.




