Parma, 8 ottobre 2025 – Emergono nuovi dettagli dal processo a carico di Chiara Petrolini, la giovane 22enne accusata di duplice omicidio premeditato e soppressione dei corpi dei suoi due figli neonati, sepolti nel giardino di casa a Traversetolo. Nel corso delle indagini e degli incontri con gli psichiatri nominati dalla Procura di Parma, la ragazza ha rivelato aspetti drammatici della sua esperienza, mettendo in luce un quadro psicologico complesso.
Il racconto di Chiara Petrolini agli psichiatri
Durante i colloqui con i consulenti psichiatrici Mario Amore e Domenico Berardi, Petrolini ha espresso chiaramente che il secondo figlio lo voleva, nato da una gravidanza cercata dopo la perdita del primo bambino. Ha raccontato di aver partorito in solitudine, senza alcuna assistenza, e di aver scoperto solo dopo il parto che il neonato non respirava più, attribuendo la causa della morte al taglio del cordone ombelicale, evento di cui dice di non essere stata informata. Entrambi i figli sono stati sepolti nel giardino di casa, a poca distanza l’uno dall’altro.
In alcuni momenti, Chiara ha parlato anche di un sogno ricorrente in cui si vede madre con due bambini in un passeggino. Tuttavia, ha confessato di non aver voluto condividere il progetto della prima gravidanza con nessuno, temendo il giudizio e la crudeltà del mondo esterno, e non volendo trasmettere al bambino i dolori vissuti da lei. Inoltre, si è detta convinta che il suo ex fidanzato, Samuel Granelli, non si sia mai interessato alla morte dei figli, poiché, a suo dire, non li aveva mai desiderati.
Gli esperti del Racis (Reparto analisi criminologiche dei carabinieri) hanno sottolineato come Chiara abbia manifestato una fredda e lucida intenzione di giungere all’esito tragico, valutazioni che coincidono con quelle dei consulenti della Procura, i quali l’hanno dichiarata pienamente capace di intendere e di volere.
L’iter della perizia psichiatrica e le udienze in Corte d’Assise
Il processo, che si sta svolgendo presso la Corte d’Assise di Parma, ha visto recentemente il conferimento di una perizia psichiatrica che dovrà valutare la capacità di intendere e di volere di Chiara Petrolini al momento dei fatti. Le perite, Marina Carla Verga e Laura Ghiringhelli, inizieranno le visite e le valutazioni a partire dal 25 settembre 2025, con la relazione definitiva attesa entro 90 giorni. Saranno chiamate a testimoniare il 2 febbraio 2026.
Durante una delle udienze, è stata mostrata una foto scattata dal 118 del neonato trovato morto nel giardino di Vignale, che ha provocato la reazione emotiva dell’imputata, la quale ha lasciato l’aula su richiesta del suo difensore. Anche l’ex fidanzato Samuel Granelli ha lasciato l’aula durante la deposizione di un ufficiale dei carabinieri, visibilmente provato.
Gli accertamenti hanno rivelato che Chiara, nonostante avesse nascosto le gravidanze a tutti, comprese le amiche e il fidanzato, aveva effettuato ricerche online dettagliate su come occultare la gravidanza e persino su come procurarsi un aborto con erbe e farmaci. Ha inoltre consultato video e informazioni relative alla decomposizione di un cadavere, manifestando una crescente paura del giudizio altrui.






