Pescara, 5 agosto 2025 – Un episodio che ha suscitato indignazione e attenzione sulle norme di accessibilità ai servizi pubblici è avvenuto a Pescara: un tassista si è rifiutato di far salire a bordo il cane guida di una coppia composta da una donna non vedente, Katia, e da un uomo ipovedente. Il fatto ha portato all’avvio di un procedimento disciplinare che potrebbe comportare la sospensione della licenza per un mese.
Sanzioni in arrivo per il tassista
A riferire la notizia è stato Antonio Abbagnale, presidente del consorzio taxi di Pescara Cotape e responsabile regionale del sindacato Uri. La commissione Taxi del Comune di Pescara si riunirà nelle prossime settimane per valutare il caso e decidere la sanzione. Abbagnale ha sottolineato con fermezza che, in situazioni simili, non si transige: “Il tassista aveva l’obbligo di far salire il cane guida, perché si trattava di due persone invalide. In un caso analogo a Milano, la sospensione della licenza è stata di 30 giorni”.
Solidarietà e garanzie alla coppia
Questa mattina, Abbagnale ha incontrato la coppia per porgere personalmente le scuse a nome dell’intera categoria, accompagnato dai sindaci di Pescara e Montesilvano. Inoltre, si è offerto di accompagnarli gratuitamente dalla loro struttura alberghiera di Montesilvano alla stazione di Pescara sabato prossimo: “Ci andrò io personalmente”, ha assicurato. L’episodio ha messo in evidenza come la sensibilità verso le tematiche dell’accessibilità e dell’inclusione debba essere massima nel settore dei trasporti pubblici.
L’attenzione delle autorità locali e del consorzio taxi rimane alta per evitare che simili episodi possano ripetersi, tutelando i diritti delle persone con disabilità e garantendo un servizio inclusivo per tutti i cittadini.
Il rifiuto del tassista e le reazioni della turista
Katia, accompagnata dal suo cane Dinka, una Hovawart di cinque anni e mezzo addestrata durante il lockdown, racconta di essersi sentita “spiazzata” da questo rifiuto, che non le capitava da tempo. “Sono arrivata in vacanza e volevo essere rilassata e tranquilla – spiega – invece questo episodio è stato un primo impatto difficile“. Nonostante il disappunto iniziale, la donna sottolinea che l’episodio è stato isolato e che, nel resto del suo soggiorno in Abruzzo, si è sentita accolta con “considerazione, disponibilità e affetto” insieme alla sua cagnona.
Nel corso di un incontro con i sindaci di Pescara e Montesilvano, che hanno presentato le loro scuse per l’accaduto, Katia ha espresso il suo rammarico per quanto successo ma anche comprensione verso gli amministratori. “Negli ultimi anni si sono fatti molti passi avanti in termini di inclusione, non discriminazione e abbattimento delle barriere architettoniche – afferma – ho percepito anche in loro un certo smarrimento. È scoraggiante che un singolo gesto possa mettere a rischio tutti gli sforzi fatti“.






