Trento, 23 maggio – Il cardinale Matteo Maria Zuppi ha elogiato la proposta di papa Leone XIV sul tema della pace durante il Festival dell’Economia. Ha enfatizzato l’importanza della diplomazia e della conservazione delle immagini della guerra per mantenere viva la memoria del dramma umano
Il cardinale Matteo Maria Zuppi ha recentemente espresso il suo profondo apprezzamento per le dichiarazioni di Papa Leone XIV riguardo alla pace, definendole “bellissime”. Queste parole sono state pronunciate durante il Festival dell’Economia di Trento il 23 maggio, dove Zuppi ha messo in evidenza l’importanza dell’impegno della Santa Sede nel promuovere la pace, sottolineando come il Papa si sia esposto personalmente per favorire un dialogo costruttivo.
Il ruolo della diplomazia nella pace
Zuppi ha richiamato alla memoria la bolla “Spes non confundit”, emessa da Papa Francesco durante l’anno del Giubileo, che evidenzia il ruolo cruciale della diplomazia nel costruire spazi di trattativa. “Il cristiano deve amare i nemici. E se tu ami il nemico non è più un tuo nemico”, ha affermato, enfatizzando l’importanza di un approccio basato sulla comprensione e sull’amore, anche nei confronti di chi si considera avversario.
La memoria della guerra e la disumanizzazione
Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha anche sottolineato l’importanza di conservare nella memoria le immagini della guerra. Ha evocato l’immagine di un bambino di Hiroshima, portato in braccio da un fratello, per mettere in luce l’umanità dietro i numeri e le statistiche. “Dobbiamo salvare nel cuore le immagini della guerra. Se perdiamo la percezione fisica dell’orrore, la guerra diventa solo un numero, una statistica”, ha avvertito Zuppi, evidenziando il rischio di disumanizzazione legato ai conflitti.
Un faro di speranza in tempi di conflitto
Queste dichiarazioni giungono in un contesto globale segnato da conflitti e tensioni, dove il messaggio di pace di Papa Leone XIV potrebbe rappresentare un faro di speranza. Zuppi ha menzionato l’eredità di Leone XIII, sottolineando come la dottrina sociale della Chiesa, avviata con l’enciclica “Rerum Novarum”, continui a offrire spunti per affrontare le sfide contemporanee. La visione di un mondo in cui la pace e la giustizia sociale siano al centro del dibattito è più che mai attuale.
Zuppi ha concluso il suo intervento con un invito a tutti i leader religiosi e politici a collaborare per costruire un futuro di pace, richiamando l’attenzione sull’importanza di un dialogo aperto e sincero.






