Torino, 10 agosto 2025 – L’episodio più recente sulla A32 Torino–Bardonecchia, dove un automobilista di 77 anni ha percorso centinaia di metri contromano in autostrada, ha riacceso il dibattito sulle misure di sicurezza per la guida degli anziani, soprattutto per gli over 80. L’intervento tempestivo di un turista francese ha evitato una tragedia, permettendo alla Polizia Stradale di intervenire e ritirare la patente al conducente. Secondo l’Osservatorio Asaps–Sapidata, dal gennaio 2025 si sono verificati 61 episodi di guida contromano, con 109 feriti e 11 vittime, di cui diversi casi coinvolgono conducenti over 65.
Rinnovo della patente e controlli medici: le proposte in campo
Il Codice della strada stabilisce visite mediche periodiche per il rinnovo della patente: ogni dieci anni fino a 50 anni, ogni cinque fino a 70, ogni tre fino a 80 e ogni due anni oltre tale età. Questi controlli vengono effettuati da un medico monocratico che valuta vista, udito e capacità motorie, con eventuale invio a Commissione medica locale in caso di sospetti problemi di salute. Tale commissione può imporre limitazioni alla guida o revocare la patente.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato di voler analizzare approfonditamente i dati prima di valutare modifiche agli esami di rinnovo per gli anziani, sottolineando l’importanza di una riflessione basata su evidenze e non su impressioni. Intanto, figure come il neurologo cognitivo Giuseppe Zappalà evidenziano come dopo i 75 anni fattori cognitivi quali perdita di orientamento e memoria incidano sulla sicurezza alla guida, suggerendo l’introduzione di test cognitivi e commissioni mediche interdisciplinari per i rinnovi.
Criticità e proposte di riforma sulle verifiche per anziani
Le associazioni di categoria, come Unasca, chiedono il ripristino delle commissioni mediche territoriali abolite negli ultimi anni, che permettevano controlli più approfonditi, anche con esami strumentali. Inoltre, si propone l’introduzione di corsi di aggiornamento obbligatori ogni cinque anni per gli automobilisti più anziani, in considerazione dei numerosi cambiamenti al Codice della strada nel corso dei decenni.
Da parte delle forze dell’ordine, come sottolinea il comandante della polizia locale di Verona, Luigi Altamura, si ricevono spesso richieste dai familiari di revocare la patente ai genitori anziani, ma per ora le normative non consentono interventi immediati. La riforma del Codice della strada, che prevede l’introduzione entro dicembre di simulatori di guida, test uditivi strumentali e nuove commissioni tecniche, rappresenta una possibile soluzione per migliorare la sicurezza stradale degli anziani.
Sicurezza stradale: non solo anziani e nuove tecnologie
Il direttore della Polizia stradale, Santo Puccia, ricorda che gli errori di guida contromano non sono esclusiva degli anziani, ma coinvolgono anche persone sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti o in condizioni di spaesamento. Per questo motivo è urgente l’adozione di infrastrutture intelligenti: sistemi di segnaletica evoluta, sensori di allarme automatici e dispositivi di assistenza alla guida che segnalino pericoli in tempo reale. Il presidente di Assosegnaletica, Valerio Casotti, conferma l’importanza di una progettazione accurata e manutenzione predittiva della segnaletica per ridurre gli incidenti, applicando buone prassi già adottate in Europa.
Il confronto sul tema resta aperto, con l’obiettivo di garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada, tutelando la libertà di circolazione ma al contempo mitigando i rischi legati all’età avanzata e alle condizioni di salute.






