Città del Vaticano, 21 settembre 2025 – Nel corso dell’Angelus di questa domenica, Papa Leone XIV ha rivolto un appello accorato alla comunità internazionale, soffermandosi sul dramma che attraversa la Striscia di Gaza, definita come una terra martoriata e segnata da sofferenze profonde. Il Pontefice ha esortato a superare la spirale della violenza e della vendetta, sottolineando come non possa esserci un futuro fondato su tali basi.
L’invito alla pace e alla solidarietà del Papa
Durante l’incontro con i rappresentanti di diverse associazioni cattoliche impegnate nel sostegno alla popolazione di Gaza, presenti in Piazza San Pietro, il Papa ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa di vicinanza e solidarietà. “Non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace, chi li ama veramente lavora per la pace”, ha detto Leone XIV, ricevendo un caloroso applauso dai fedeli.
La situazione nella Striscia di Gaza, una città palestinese con quasi 600 mila abitanti e una popolazione prevalentemente giovane, è segnata da un blocco economico e da continui conflitti che mettono a dura prova la vita quotidiana degli abitanti. Il Papa ha fatto appello a coloro che governano le nazioni affinché non utilizzino le risorse per armamenti che distruggono intere comunità: “La Chiesa prega perché i governanti siano liberi dalla tentazione di usare la ricchezza contro l’uomo, trasformandola in armi che distruggono i popoli”.
Responsabilità morale e amministrazione delle risorse
Durante l’omelia celebrata nella chiesa vaticana di Sant’Anna, Papa Leone XIV ha richiamato alla responsabilità morale nell’amministrazione delle risorse della Terra. “Un giorno saremo chiamati a rendere conto di come abbiamo amministrato noi stessi, i nostri beni e le risorse della terra, sia davanti a Dio sia davanti agli uomini, alla società e soprattutto a chi verrà dopo di noi”, ha sottolineato.
Il Pontefice ha inoltre denunciato l’indifferenza che, insieme alla violenza, schiaccia interi popoli in un destino di miseria. Di fronte a queste tragedie, ha affermato, la Chiesa non può rimanere passiva ma deve annunciare con parole e opere che Gesù è il Salvatore capace di liberare dal male.
Il messaggio di Papa Leone XIV si inserisce in un contesto globale segnato da conflitti e tensioni, in cui la Striscia di Gaza rappresenta un esempio emblematico delle conseguenze devastanti della guerra. Le sue parole invitano a un impegno concreto e condiviso per la pace, il rispetto della dignità umana e la giustizia sociale.




