Papa Francesco ha affermato che Dio ama senza calcoli, durante l’udienza generale, proseguendo le catechesi sulla speranza. Con la parabola del seminatore, il Pontefice spiega che Dio semina la sua parola in ogni situazione, mostrando una generosità e una misericordia incondizionata
Nell’udienza generale tenutasi a Città del Vaticano, Papa Leone XIV ha offerto una riflessione profonda e toccante sull’amore di Dio, sostenendo che il divino non opera secondo i calcoli umani, ma si manifesta in un amore generoso e apparentemente “sprecone”. Durante l’incontro, il Pontefice ha continuato la serie di catechesi dedicate alla speranza, un tema centrale nel suo pontificato e che ha radici storiche nella tradizione cristiana.
La parabola del seminatore
Il Papa ha citato la parabola del seminatore, descrivendo come Dio distribuisca il seme della sua parola senza riserve, gettandolo su ogni tipo di terreno, che rappresenta le varie condizioni dei cuori umani. “Noi siamo abituati a calcolare le cose – ha affermato Leone XIV – ma questo non vale nell’amore!” Un’affermazione che invita a riflettere sulla natura dell’amore divino, che non attende che l’uomo diventi il suo migliore ricettore, ma offre sempre la propria grazia, indipendentemente dalle circostanze.
Un amore “sprecone”
Questa immagine del seminatore “sprecone” è emblematica: Dio non si preoccupa di dove il seme cadrà, ma si fida che, prima o poi, esso porterà frutto. “Forse proprio vedendo che Lui si fida di noi, nascerà in noi il desiderio di essere un terreno migliore”, ha continuato il Papa, sottolineando l’importanza della fiducia reciproca nel cammino spirituale.
Riscoprire la generosità divina
Nel contesto di un mondo spesso dominato da misurazioni e calcoli, il messaggio del Papa è un potente richiamo a riscoprire la generosità di Dio e la nostra capacità di accoglierne la grazia. La speranza, quindi, non è solo un’aspettativa passiva, ma un atto di accettazione e di apertura verso l’infinita misericordia divina.