CITTÀ DEL VATICANO, 9 novembre 2025 – Papa Leone XIV ha convocato per il 7 e 8 gennaio prossimi una riunione straordinaria di tutti i cardinali, segnando così il suo primo Concistoro da pontefice. L’annuncio è stato dato in occasione della celebrazione di una messa speciale nella basilica di San Giovanni in Laterano dove il Papa ha ribadito l’importanza di un rinnovamento della Chiesa non affrettato né superficiale, ma approfondito e libero dai criteri mondani.
Un momento di confronto e riflessione
La convocazione di questo Concistoro segue il compimento dei primi sei mesi del pontificato di Leone XIV e coincide con la prossima chiusura del Giubileo, prevista per il 6 gennaio con la cerimonia di chiusura della Porta Santa. Pur essendo il secondo incontro formale con i cardinali dopo quello dello scorso giugno, quello di gennaio rappresenta un appuntamento sostanziale e non una mera formalità come il precedente, che era dedicato esclusivamente alla riorganizzazione delle canonizzazioni postume a papa Francesco.
Durante la messa, Papa Leone XIV ha sottolineato la necessità di accettare che nel “cantiere” della comunità ecclesiale siano presenti anche “soste, crisi e correzioni”, ma senza perdere “lo slancio” verso il rinnovamento. Il Concistoro, che vedrà la partecipazione di tutti i 245 cardinali, sarà l’occasione per fare il punto sulle sfide attuali, i problemi e le urgenze della Chiesa, in un dialogo che si configura come un doppio binario con il percorso sinodale, evidenziando un modello di collegialità e corresponsabilità nella guida della Chiesa.
Il profilo di Papa Leone XIV e le prospettive del suo pontificato
Robert Francis Prevost, eletto Papa l’8 maggio 2025 con il nome di Leone XIV, è il 267° pontefice della Chiesa cattolica e il primo papa statunitense della storia. Nato a Chicago nel 1955, ha un lungo percorso ecclesiastico che lo ha portato a servire in Perù e a ricoprire importanti incarichi nella Curia romana, tra cui la prefettura del Dicastero per i vescovi. La sua elezione ha rappresentato una novità significativa, anche per la sua appartenenza all’Ordine di Sant’Agostino.
Leone XIV ha scelto di proseguire le riforme avviate dal suo predecessore, papa Francesco, in particolare quella della Chiesa sinodale. Tuttavia, ha messo in guardia da una “fretta e superficialità” che rischierebbero di compromettere la profondità e la qualità del rinnovamento ecclesiale. In questo senso, il Concistoro sarà un momento cruciale per tracciare insieme la linea pastorale dei prossimi anni, in un clima di unità e dialogo.
Al termine della celebrazione odierna, il Papa ha inoltre ribadito il suo appello alla pace nel mondo, esprimendo vicinanza alle popolazioni colpite da calamità naturali come il recente tifone nelle Filippine e rinnovando l’invito a un “cessate il fuoco” in tutte le zone di conflitto, sottolineando la necessità di “vere trattative” di pace per onorare degnamente le vittime, spesso civili innocenti.
In un gesto simbolico, Leone XIV ha anche annunciato che la Messa in latino sarà nuovamente celebrata nella basilica di San Pietro, ma con un’attenzione particolare alla sobrietà liturgica e al rispetto delle diverse sensibilità culturali, nel segno di una “sapiente inculturazione” della fede.
Il prossimo Concistoro, dunque, si presenta come un appuntamento di grande rilievo per la Chiesa cattolica nel contesto di un pontificato che intende procedere con cautela e profondità, affrontando le sfide contemporanee con uno sguardo attento e una forte volontà di rinnovamento condiviso.



