Sono ripresi questa mattina gli scavi nel complesso della Casa del Jazz, situata a ridosso di via Cristoforo Colombo, dove si sospetta possano trovarsi i resti del giudice Paolo Adinolfi, scomparso nel 1994 e mai ritrovato. Le operazioni, tuttavia, sono state momentaneamente sospese dalle forze dell’ordine presenti sul posto, tra cui carabinieri, guardia di finanza e polizia.
Ricerche e interventi sul luogo
Le ricerche si stanno concentrando su una galleria sotterranea “tombata” da circa trent’anni, situata vicino alla villa che un tempo apparteneva a Enrico Nicoletti, noto come il cassiere della Banda della Magliana. L’intervento è stato guidato da un georadar e supportato da geologi esperti, in un tentativo di individuare con precisione i punti dove concentrare gli scavi. Stamattina una ruspa è stata messa in azione dopo una videoispezione per rimuovere il terreno e facilitare le verifiche.
Sul posto si sono recati anche Lorenzo e Giovanna Adinolfi, figli del magistrato scomparso, che hanno seguito con attenzione le operazioni di scavo. Nonostante la tensione, la Casa del Jazz rimarrà aperta al pubblico: questa sera è previsto un concerto, come ha confermato Raffaele Ranucci, amministratore delegato di Fondazione Musica per Roma. Ranucci ha inoltre chiarito che il cosiddetto “tunnel sotterraneo” è in realtà una cantina mai accessibile prima d’ora e ha escluso la presenza di camere segrete.
Il mistero della scomparsa di Paolo Adinolfi
Il giudice Adinolfi, specializzato in fallimenti societari, scomparve il 2 luglio 1994 dopo aver seguito importanti inchieste, tra cui il crac della Fiscom, collegata a servizi segreti deviati e alla Banda della Magliana. Prima di sparire, svolse indagini che coinvolgevano personaggi legati al mondo della criminalità organizzata romana, come Enrico Nicoletti. Nonostante decenni di ricerche e numerosi appelli della famiglia, il suo destino resta ancora un enigma irrisolto.
L’attenzione delle autorità sulle tracce nel sottosuolo della villa di Nicoletti, ora Casa del Jazz, rappresenta l’ultimo sviluppo investigativo su una vicenda che continua a suscitare interesse e speranza di verità.






