Roma, 17 ottobre 2025 – L’Ordine Nazionale degli Psicologi (CNOP) interviene con una lettera aperta indirizzata ai vertici del governo italiano, esprimendo preoccupazione per il possibile divieto dell’educazione sessuale, affettiva e etica nelle scuole. La Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, sottolinea i rischi di una simile misura, evidenziando come essa possa diventare un ostacolo allo sviluppo sano e consapevole di bambini, bambine e adolescenti.
L’importanza dell’educazione sessuale nelle scuole
Nella missiva inviata alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, alla Ministra per le Pari Opportunità Eugenia Roccella e ai membri della Commissione Cultura della Camera, Gulino ricorda che l’adolescenza rappresenta un momento cruciale per la formazione dell’identità personale e relazionale. Percorsi educativi adeguati, condotti da professionisti qualificati, sono fondamentali per tutelare la salute psicologica dei giovani e prevenire fenomeni di violenza, bullismo, cyberbullismo e revenge porn.
La Presidente del CNOP richiama inoltre l’attenzione sulle conseguenze della mancanza di un’educazione sessuale strutturata e scientificamente fondata: senza uno spazio educativo dedicato, i giovani rischiano di affidarsi a fonti non attendibili o diseducative reperibili online, interiorizzando modelli e stereotipi dannosi.
Educazione affettiva e sessuale come presidio di salute psicologica
Per l’Ordine degli Psicologi, l’educazione affettiva e sessuale deve essere parte integrante del Patto di corresponsabilità tra scuola, famiglie e studenti, come base per un’alleanza educativa volta a promuovere autonomia, rispetto e consapevolezza. Gulino evidenzia che un’educazione fondata su basi scientifiche e rispettosa dei valori familiari contribuisce allo sviluppo di empatia, responsabilità e alla capacità di gestione delle emozioni.
“L’educazione affettiva e sessuale è un presidio di salute psicologica e sociale, non una minaccia”, conclude la Presidente del CNOP, auspicando che il legislatore valuti con attenzione ogni iniziativa in materia, affinché la scuola rimanga un luogo di conoscenza, dialogo e crescita emotiva, nel rispetto della dignità di ogni persona.






