Monte Sant’Angelo, 17 settembre 2025 – Un omicidio ha scosso la tranquilla comunità del Gargano nella notte scorsa. Leonardo Ricucci, 38 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in una zona impervia alla periferia di Monte Sant’Angelo. Le indagini sono attualmente in corso da parte dei Carabinieri, che hanno già avviato le operazioni sul luogo del delitto.
Omicidio a Monte Sant’Angelo, la vittima è Leonardo Ricucci
Leonardo Ricucci, già noto alle forze dell’ordine, è stato trovato senza vita in un’area isolata del comune garganico. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è stato colpito da diversi proiettili. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri che hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’omicidio e individuare i responsabili. La vittima aveva legami familiari con ambienti riconducibili a organizzazioni criminali della zona: lo zio di Ricucci, ucciso nel 2019, era considerato al vertice del clan Lombardi-Ricucci-La Torre, storicamente rivale dei Li Bergolis-Miucci, clan che ha segnato con violenza il passato criminale del Gargano.
La reazione del sindaco: “La mafia è tornata a uccidere”
Pierpaolo D’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo e coordinatore per la Puglia di Avviso Pubblico, ha commentato con fermezza l’episodio: “La mafia è tornata ad uccidere. È un fatto grave che scuote profondamente la nostra comunità e ci richiama ad una consapevolezza fondamentale: non dobbiamo mai abbassare la guardia”. D’Arienzo ha sottolineato il ruolo decisivo della risposta dello Stato, delle forze dell’ordine, della magistratura e della società civile, comprese le istituzioni, le associazioni e i cittadini che si sono sempre schierati contro ogni forma di criminalità. “Monte Sant’Angelo deve continuare a essere una città che si oppone con fermezza a ogni forma di violenza e di condizionamento criminale”, ha aggiunto il primo cittadino, rivolgendosi anche ai cittadini con un appello a non lasciarsi intimorire e a difendere i valori di legalità e sicurezza.






