Rimini, 31 ottobre 2025 – Prosegue con tensione il processo in Corte d’Assise per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne assassinata a coltellate nel 2023 nel suo condominio di via del Ciclamino a Rimini. Recentemente, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dei legali di Louis Dassilva, 36enne senegalese unico imputato, rinviando la decisione sulla custodia cautelare al Tribunale del Riesame di Bologna. Questo passaggio non implica la scarcerazione immediata dell’uomo, ma apre a nuovi approfondimenti sulle misure restrittive.
Pierina Paganelli, l’iter giudiziario e il ruolo chiave della Cassazione
Il ricorso presentato dai difensori di Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, ha ottenuto un annullamento con rinvio da parte della Suprema Corte. Questo significa che il Tribunale del Riesame dovrà riesaminare l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Rimini, Vinicio Cantarini, la quale era stata confermata lo scorso aprile. L’elemento che ha spinto la Cassazione a disporre un nuovo esame è soprattutto l’incidente probatorio relativo all’interrogatorio di Manuela Bianchi, amante di Dassilva e figura cruciale per l’accusa. Nel corso della deposizione, Bianchi ha affermato di aver incontrato Dassilva la mattina del 4 ottobre 2023, giorno in cui fu rinvenuto il corpo di Pierina Paganelli, circostanza che per la Procura rappresenta un indizio importante.
Gli avvocati difensori hanno però espresso forti dubbi sulla credibilità della testimonianza di Bianchi, sostenendo di avere una “tesi alternativa” e insinuando che possano essere coinvolte altre persone nel delitto. La nuova udienza del Riesame, ancora da fissare, sarà decisiva per valutare la permanenza della custodia in carcere.
Aggiornamenti sul processo e dinamiche familiari
Il dibattimento entrerà nel vivo con le udienze previste tra novembre e dicembre 2025, quando saranno ascoltati i primi testimoni. L’accusa sostiene che Dassilva avrebbe premeditato l’omicidio per evitare che Pierina Paganelli scoprisse la relazione extraconiugale tra lui e la moglie di un suo figlio, Manuela Bianchi. La vittima, infatti, era sospettata di voler smascherare l’amante della nuora, potenzialmente incaricando un investigatore privato. L’uccisione nel sottoscala del condominio sarebbe stata quindi un tentativo di eliminare una minaccia personale e familiare.
Nel contesto familiare emergono ulteriori tensioni: i figli di Pierina, in particolare Giuliano Saponi, hanno più volte espresso la loro convinzione sull’innocenza della madre e sul presunto coinvolgimento di Dassilva anche in un incidente stradale che ha coinvolto Giuliano stesso pochi mesi prima dell’omicidio. Saponi ha recentemente consegnato il suo smartphone agli inquirenti per ulteriori analisi, sperando che i dati possano fornire nuovi elementi investigativi. La famiglia ha inoltre denunciato la moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci, per alcune esternazioni offensive sui social che hanno aggravato ulteriormente il clima di conflitto.

Le posizioni delle parti in causa
Valeria Bartolucci, presente in aula e reduce da un viaggio in Senegal per incontrare l’altra moglie di Dassilva, ha ribadito con fermezza l’innocenza del marito. Ha contestato la validità degli alibi e del movente ipotizzato dalla Procura, sottolineando che l’imputato ha perso molto, tra cui lavoro e libertà, non traendo alcun vantaggio dall’omicidio. Le due mogli di Dassilva appaiono unite nel difendere la sua estraneità ai fatti, nonostante le pesanti accuse.
Dall’altra parte, i legali della difesa hanno sollevato diverse questioni preliminari, tra cui l’annullamento dell’incidente probatorio di Manuela Bianchi, la contestazione delle aggravanti di crudeltà e premeditazione, e l’inutilizzabilità di alcune intercettazioni ambientali. La prossima udienza, prevista per il 20 ottobre, sarà cruciale per decidere sull’ammissibilità di queste eccezioni.
Nel frattempo, i familiari di Pierina Paganelli continuano a lottare per mantenere alta l’attenzione sul caso, denunciando un clima di diffamazione e complottismo alimentato anche dalle discussioni online che accompagnano ogni sviluppo del processo. Gli avvocati di parte civile hanno sottolineato che, qualunque sia l’esito giudiziario, i figli della vittima rimangono le vere vittime di questa tragica vicenda.

