Ammessa la costituzione di parte civile del fratello di Eros Di Ronza nel processo per omicidio; avviata raccolta fondi a sostegno della famiglia e dei figli della vittima.
Milano, 30 giugno 2025 – Prosegue con nuovi sviluppi il caso dell’omicidio di Eros Di Ronza, il giovane di 35 anni ucciso lo scorso ottobre a Milano con 44 coltellate dai gestori di un bar in viale Giovanni da Cermenate, dopo essere stato sorpreso durante un tentativo di furto. È stata infatti ammessa oggi la costituzione di parte civile da parte di Aronne Di Ronza, fratello della vittima, come confermato dall’avvocato Carlo Matarazzo.
La costituzione di parte civile di Aronne Di Ronza
Durante la prima udienza effettiva del processo, che si è svolta oggi, l’avvocato Matarazzo ha spiegato che la costituzione di parte civile da parte di Aronne Di Ronza è stata regolarmente depositata e accolta dalla Corte. “Nella precedente udienza non avevamo ricevuto notifica della fissazione – ha detto il legale – oggi abbiamo depositato le costituzioni che sono state accolte. Il dibattimento inizierà il 22 ottobre”.
Aronne ha deciso di partecipare attivamente al processo per conoscere nel dettaglio le dinamiche che hanno portato alla tragica morte del fratello. “Aveva visto solo il video circolato in rete, ma consultando gli atti è rimasto profondamente provato. È consapevole degli errori del fratello, ma 44 coltellate lasciano senza parole. Il suo unico obiettivo è sapere la verità”, ha dichiarato Matarazzo.
Nel corso dell’udienza è stata inoltre discussa una questione procedurale relativa all’aggravante della minorata difesa, che tuttavia è stata rigettata dalla Corte. Il legale ha concluso spiegando che “il nostro assistito accetterà serenamente la decisione finale dei giudici”.
La campagna di solidarietà per la famiglia Di Ronza
Parallelamente, è attiva una raccolta fondi promossa da Benedetta Giacinti per sostenere Aronne Di Ronza e la sua famiglia, colpita profondamente da questa vicenda. La campagna è stata creata non solo per coprire le spese legali e funerarie, ma soprattutto per offrire un supporto concreto al padre, ai fratelli e in particolare ai figli di Eros, che necessitano di tutela e protezione per il loro futuro.
Nel testo della raccolta fondi si sottolinea come, nonostante le scelte di vita difficili di Eros, chi lo conosceva sa quanto fosse una persona che dava agli altri nonostante una condizione precaria. “Qualunque sia stato il suo percorso, rimane pur sempre un uomo, un padre, un fratello e un amico per ognuno di noi a cui bisogna rendere giustizia per questo tragico epilogo”, si legge nel messaggio di sostegno.
Aronne Di Ronza, attualmente impegnato nel seguire l’intero iter giudiziario, è il beneficiario diretto della raccolta fondi e continua a proteggere e tutelare la propria famiglia, in particolare i nipoti, profondamente scossi dall’accaduto.
La famiglia chiede inoltre rispetto della privacy e invita a non divulgare informazioni personali o private alla stampa, affidando ogni comunicazione ufficiale al proprio legale.
Con l’avvicinarsi dell’inizio del dibattimento, previsto per il prossimo 22 ottobre, il caso dell’omicidio di Eros Di Ronza continua a rappresentare un momento di grande attenzione e riflessione per la città di Milano e per chi segue con interesse il procedimento giudiziario in corso.





