Roma, 11 luglio 2025 – È atterrato poco prima di mezzogiorno all’aeroporto di Ciampino Francis Kaufmann, il 46enne cittadino statunitense sospettato del duplice omicidio di Villa Pamphili, a Roma. L’uomo è stato estradato dalla Grecia a bordo di un velivolo Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, dopo essere stato arrestato sull’isola di Skiathos lo scorso 13 giugno.
Quello di Kaufmann è stato un viaggio di rientro complicato. L’uomo avrebbe dato in escandescenza prendendo di mira gli agenti e lamentando di essere stato picchiato e di essere pronto “a denunciare tutti“. L’americano è stato trasferito nel reparto protetto di Rebibbia in attesa che il gip fissi l’interrogatorio di garanzia che avverrà la prossima settimana.
L’estradizione e l’arrivo in Italia
Francis Kaufmann, noto anche con l’alias Rexal Ford, è stato accompagnato da personale del Servizio di cooperazione internazionale (Scip), del Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia e della squadra mobile di Roma. Al suo arrivo, verrà notificata l’ordinanza cautelare con cui la Procura di Roma gli contesta il duplice omicidio e l’occultamento di cadavere. Dopo la notifica, si procederà alla fissazione dell’interrogatorio di garanzia, previsto entro cinque giorni dall’arrivo in Italia, per un confronto diretto con gli inquirenti.
Kaufmann, che si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio in videocollegamento dal tribunale di Larissa, si è dichiarato innocente. Gli investigatori preleveranno il suo DNA per confrontarlo con quello della piccola Andromeda, la bambina di 11 mesi strangolata, figlia della donna Anastasia Trofimova, 28 anni. Sui reperti trovati nel parco di Villa Pamphilj è stato isolato un profilo genetico maschile riconducibile per metà a Kaufmann, elemento che rafforza la tesi del duplice omicidio.
Le indagini e il contesto familiare
L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini ha portato alla luce dettagli inquietanti sulla vita della vittima e del sospettato. Anastasia e la figlia vivevano in condizioni precarie, spesso senza documenti né telefonini, e sarebbero state tenute “in ostaggio” da Kaufmann, secondo il racconto dei genitori della donna, arrivati dalla Siberia per collaborare con gli investigatori. La madre di Anastasia ha dichiarato che la figlia comunicava con loro solo di nascosto.
Kaufmann, con precedenti per violenza domestica e aggressioni, si presentava come regista e produttore cinematografico e aveva ottenuto un finanziamento di oltre 800 mila euro per un film mai distribuito, “Stelle della notte”. Le autorità stanno indagando sull’effettivo utilizzo di quei fondi. Gli esami istologici sul corpo di Anastasia sono ancora in corso per chiarire le cause della morte, con l’ipotesi che possa essere stata soffocata con un cuscino o il telo di plastica sotto cui è stata trovata.
Le indagini proseguono anche per rintracciare il luogo di residenza romano della famiglia, con ricerche concentrate nei quartieri Monteverde e Gregorio VII, e per recuperare un trolley con gli effetti personali delle vittime, che potrebbe essere stato gettato nel Tevere. Intanto, le autorità russe hanno richiesto informazioni, dato che Anastasia aveva cittadinanza russa, mentre si attendono ulteriori sviluppi sull’estradizione e il procedimento giudiziario.





