Una tragedia familiare ha scosso la zona del Corvetto, a Milano, nella notte tra sabato 16 e domenica 17 agosto. José Bryan Vera Siguenza, 30enne ecuadoriano, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario per aver accoltellato il cognato, Gabriel Jefferson Garcia Jimenez, 32 anni, durante una lite degenerata in piazzale Ferrara.
I fatti della notte dell’omicidio
Secondo le ricostruzioni degli investigatori, la vittima, padre di tre figli, aveva avuto poco prima una discussione con la sua ex compagna, sorella dell’indagato, riguardo alla custodia dei figli. La lite si è svolta durante una festa di compleanno di un amico comune. La discussione è degenerata quando José Bryan Vera Siguenza è intervenuto, sferrando quattro coltellate con un coltello da cucina alla schiena del cognato. Le ferite hanno provocato un shock emorragico che ha causato la morte di Jefferson Garcia Jimenez poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri delle stazioni Monforte e Vigentino, del Nucleo radiomobile e della Sezione investigazioni scientifiche. Fondamentali per le indagini sono state le testimonianze di alcuni bambini presenti in strada e le immagini delle telecamere di videosorveglianza. L’aggressore è stato rintracciato nascosto nell’androne di un palazzo vicino in via Bessarione, a circa 200 metri dal luogo dell’accoltellamento. Al momento dell’arresto, José Bryan Vera Siguenza ha ammesso le proprie responsabilità dicendo: “Mi avete preso, sono io, ho fatto una caz***a”. L’arma del delitto è stata recuperata e sequestrata dai militari.






