La Corte d’Appello di Larissa ha dato il proprio assenso all’estradizione in Italia di Charles Francis Kaufmann, l’uomo statunitense accusato del duplice omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della loro figlia di undici mesi, Andromeda. I corpi delle due vittime erano stati ritrovati il 7 giugno scorso all’interno del parco romano di Villa Pamphili. La richiesta di estradizione, a quanto risulta, è stata avanzata unicamente dalle autorità italiane, e ora si attende il trasferimento dell’indagato sul territorio nazionale per proseguire l’iter giudiziario.
Indagini sul film mai distribuito
Nel frattempo, la Procura di Roma ha disposto nuove acquisizioni documentali per ricostruire il contesto economico e personale dell’imputato. Su delega dei magistrati, la polizia ha acquisito questa mattina, presso la direzione generale cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura in piazza Santa Croce in Gerusalemme, la documentazione relativa a un film mai distribuito che sarebbe stato prodotto dallo stesso Kaufmann. Gli inquirenti vogliono capire se il progetto possa aver avuto un ruolo nella sua attività economica e nella dinamica che ha preceduto il presunto duplice omicidio.
Kaufmann si proclama innocente
Comparso mercoledì davanti ai magistrati greci e italiani, in videocollegamento da piazzale Clodio insieme agli agenti della Squadra Mobile di Roma, Kaufmann ha scelto di non rispondere alle domande, avvalendosi della facoltà di non rispondere. L’uomo si è limitato a dichiararsi innocente rispetto alle accuse a suo carico. Il silenzio dell’indagato lascia aperti numerosi interrogativi sulle sue responsabilità, mentre gli inquirenti continuano a raccogliere elementi utili alle indagini.
Attesa per gli esiti istologici
Nei prossimi giorni sono attesi i risultati degli esami istologici disposti dalla Procura di Roma. Le analisi, che seguono l’autopsia condotta presso l’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica, serviranno a chiarire in maniera definitiva le cause della morte di Anastasia Trofimova. Secondo una delle ipotesi attualmente al vaglio, la donna – originaria di Omsk, in Siberia – potrebbe essere stata soffocata. I medici legali dovranno ora confermare o escludere questa possibilità, mentre prosegue l’indagine sull’omicidio che ha scosso profondamente l’opinione pubblica.
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