Roma, 29 settembre 2025 – Continuano le proteste studentesche a Roma con l’occupazione del liceo scientifico Cavour, situato in via delle Carine, nei pressi del Colosseo. L’azione, avvenuta questa mattina alle 11, si inserisce in una serie di mobilitazioni contro l’escalation bellica in Medio Oriente e in particolare a sostegno della Global Sumud Flotilla, iniziativa umanitaria internazionale che mira a rompere il blocco navale israeliano sulla Striscia di Gaza.
La protesta studentesca e la solidarietà alla Palestina

La mobilitazione è stata organizzata dal movimento studentesco Osa Roma, che ha annunciato l’occupazione del liceo Cavour come “atto di solidarietà con la Global Sumud Flotilla e come proseguimento delle mobilitazioni del 22 settembre, quando centinaia di studenti sono scesi in piazza per uno sciopero generale”. Al momento dell’occupazione, gli studenti hanno esposto uno striscione con la scritta “Cavour occupato” e la bandiera della Palestina, accompagnati da fumogeni rossi. L’iniziativa si aggiunge a quelle già svolte in altri istituti romani, come il Plinio e l’Albertelli, in una staffetta di occupazioni che coinvolge diverse città italiane, con azioni analoghe anche a Bologna, Genova e Torino.
All’interno dell’edificio, gli studenti hanno promosso assemblee, volantinaggi e presìdi informativi rivolti sia alla comunità scolastica sia alla cittadinanza. “L’occupazione del Cavour è un altro miglio percorso dall’equipaggio di terra, che con la continua mobilitazione sostiene la navigazione della Global Sumud Flotilla verso Gaza per rompere il blocco navale di Israele”, si legge nel comunicato del collettivo studentesco. L’azione è accompagnata da una critica netta al governo italiano, con la richiesta di interrompere gli accordi con Israele, considerato responsabile di crimini e responsabile della “gravissima crisi umanitaria” nella Striscia di Gaza.
Gli studenti hanno inoltre sottolineato il carattere politico e morale dell’iniziativa, consapevoli che si tratta di un atto non autorizzato, ma ritenendo che “il dovere politico e morale verso chi combatte per il popolo palestinese e la protezione della Flotilla superi il valore legale del gesto”.
Un contesto di mobilitazioni e iniziative culturali
L’occupazione del liceo Cavour si inserisce in un contesto più ampio di opposizione studentesca al governo Meloni e al ministro dell’Istruzione Valditara, accusati di promuovere “una scuola aziendalizzata, competitiva e individualista”, che alimenta le disuguaglianze sociali e prepara i giovani a un futuro di precarietà. Le proteste vedono le scuole come “campi di battaglia politica”, con una chiara solidarietà alla resistenza palestinese e un forte richiamo contro la “escalation bellica di Israele in tutto il Medio Oriente”.
All’interno dell’occupazione sono già stati programmati eventi, come un party con dj set e alcol, aperto anche a esterni, in linea con la volontà di rendere l’iniziativa un momento di aggregazione e visibilità.
La protesta degli studenti del liceo Cavour e degli altri istituti coinvolti si lega strettamente alla missione della Global Sumud Flotilla, il più grande convoglio marittimo civile della storia, con oltre 50 imbarcazioni provenienti da 44 paesi, che ha salpato nell’estate del 2025 con l’obiettivo di portare aiuti umanitari e rompere il blocco navale verso Gaza, dove la popolazione è sottoposta a una durissima crisi umanitaria.
In Italia, la mobilitazione per la Flotilla ha visto anche il coinvolgimento di sindacati e associazioni, con manifestazioni e scioperi generali in diverse città, a sostegno della popolazione palestinese e contro le politiche di Israele.
Sul fronte delle forze dell’ordine, nelle prime ore dell’occupazione del liceo Cavour non si sono registrati scontri, mentre gli studenti proseguiranno le assemblee interne per definire le prossime iniziative di lotta e i collegamenti con le mobilitazioni sindacali e i presidi in solidarietà alla Flotilla.






