Milano, 3 dicembre 2025 – Un semplice commento apparso durante una diretta online ha riportato alla luce materiale rimasto nascosto per quasi vent’anni. È così che Francesca Bugamelli, conosciuta sul web come “Bugalalla” e creatrice del format “Tg Crime”, ha ottenuto due fotografie che ritraggono Andrea Sempio: una mentre si trova in auto, l’altra insieme al padre nei momenti in cui i carabinieri erano già giunti nella villetta dove, il 13 agosto 2007, fu uccisa Chiara Poggi. Le immagini, registrate negli Stati Uniti dove oggi vive la youtuber, stanno alimentando un nuovo capitolo mediatico sulla vicenda.
La possibile rilevanza delle foto di Sempio
Secondo i legali di Sempio, questi scatti – come lo scontrino del parcheggio ritenuto significativo dagli inquirenti pavesi – sono elementi utili a dimostrare che l’uomo quella mattina si trovasse realmente a Vigevano e non a Garlasco. Un dettaglio che, qualora confermato, andrebbe a sostenere la sua ricostruzione dei fatti in un caso che continua a suscitare attenzione e dubbi a distanza di anni.
Il racconto di Bugalalla
Intervistata da la Repubblica, Bugamelli ha spiegato come è avvenuto il ritrovamento: durante una live dedicata al caso, uno spettatore ha riferito di aver scovato in casa un vecchio hard disk contenente fotografie scattate dalla moglie proprio quel giorno in via Pascoli.

La youtuber gli ha chiesto immediatamente di inviarle il materiale, che ha poi sottoposto alla verifica della sua piccola redazione composta da grafici, tecnici, informatici e perfino la madre. Solo dopo aver confermato l’autenticità dei metadati, le immagini sono state pubblicate.
Perché le foto di Sempio non erano mai emerse?
Bugamelli ha provato a spiegare come fosse possibile che per diciotto anni nessuno avesse mostrato quegli scatti. In passato, ha ricordato, più volte si è parlato di testimoni che si sarebbero sentiti intimiditi dall’ambiente circostante. In questo caso, però, sembra essersi trattato di una semplice sottovalutazione: all’epoca Sempio non era percepito come un soggetto rilevante e quelle fotografie non erano state ritenute degne di attenzione. Il tempo ha fatto il resto, facendo finire l’hard disk nel dimenticatoio.
La fiducia del pubblico
La coppia proprietaria delle immagini se n’era ormai completamente scordata, ma ascoltando la diretta qualcosa è scattato, spingendoli a rovistare tra i vecchi cassetti. Non sarebbe la prima volta, precisa la youtuber, che spettatori decidono di condividere materiali con il suo Tg Crime. Un segnale della crescente fiducia che il pubblico ripone nel suo lavoro digitale sul true crime.
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