Roma, 22 novembre 2025 – Si è svolta oggi a Roma la manifestazione organizzata da Non Una di Meno, il movimento femminista e transfemminista attivo dal 2016 nella lotta contro ogni forma di violenza di genere e contro il patriarcato. Il corteo, partito da Piazza Repubblica e diretto verso Piazza San Giovanni, ha rappresentato il nono appuntamento annuale di mobilitazione contro la violenza e le disuguaglianze di genere, tematiche che il movimento definisce strettamente connesse alla guerra e al patriarcato.
La denuncia di Non Una di Meno contro il governo

Nel corso di un punto stampa, la portavoce di Non Una di Meno ha espresso una critica netta sulle posizioni e le politiche adottate dall’attuale governo guidato da Giorgia Meloni in materia di contrasto alla violenza di genere. “Siamo qui per il nono anno di fila, contro guerra e patriarcato, due facce della stessa medaglia che rinforzano i ruoli di genere“, ha dichiarato la portavoce. Ha inoltre denunciato la scarsa efficacia delle dichiarazioni istituzionali, definite come “prese di parole retoriche”, che non si traducono in azioni concrete.
In particolare, è stato evidenziato il ruolo della ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, la quale ha recentemente dichiarato che “l’educazione affettiva non serve“. La portavoce di Non Una di Meno ha risposto che, pur non essendo sufficiente da sola, tale educazione rappresenta la base imprescindibile per un reale cambiamento culturale. Critiche sono state rivolte anche al ministro dell’Interno, Nordio, accusato di aver “trasformato la biologia in verità assoluta”, ignorando le radici sociali e politiche della violenza.
Situazione dei centri antiviolenza e richiesta di politiche concrete
Il movimento ha sottolineato come, nonostante l’aumento di richieste di aiuto rivolte ai centri antiviolenza, questi ultimi siano costantemente sottofinanziati dal governo, che li inserisce all’interno del terzo settore, minando così il valore professionale e le competenze degli operatori. “I centri antiviolenza sono un baluardo fondamentale ma questo governo li sottofinanzia e li trasforma in terzo settore mortificando il lavoro e le competenze di questo settore“, ha affermato la portavoce.
La manifestazione è stata anche l’occasione per denunciare l’incremento dei tentati femminicidi e la persistente incapacità dello Stato di garantire protezione alle donne, nonostante molti aggressori siano già stati denunciati. Per questo motivo, Non Una di Meno chiede un intervento strutturale che comprenda una trasformazione sociale profonda, basata su educazione sessuale e affettiva e politiche di sostegno reale alle madri, denunciando invece una politica che continua a relegare la cura della famiglia a un ruolo esclusivamente femminile, escludendo le fasce più vulnerabili della popolazione.
La mobilitazione si inserisce nel contesto delle iniziative previste per il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, quando in molte città italiane si terranno cortei, azioni e momenti di riflessione per continuare la lotta contro la violenza di genere e le discriminazioni.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Non Una di Meno, la portavoce: "Contro violenza dal governo solo retorica"






