Cesena, 31 ottobre 2025 – Una drammatica vicenda ha scosso la periferia sud di Cesena, dove una donna di 31 anni ha partorito in casa e successivamente ha abbandonato il neonato accanto ai cassonetti dell’immondizia. Il caso, riportato dall’edizione cesenate de Il Resto del Carlino e dal Corriere Romagna, ha mobilitato immediatamente i soccorsi e le forze dell’ordine.
Parto in casa e abbandono del neonato: il racconto dei fatti
La donna, affetta da disturbi cognitivi, ha dato alla luce il bambino in un garage situato nella sua abitazione a Calisese, alla periferia di Cesena. I genitori della donna, presenti al momento del parto, hanno assistito alla nascita. Nella notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre, attorno a mezzanotte, è arrivata una prima chiamata al 118, piuttosto confusa, nella quale si faceva riferimento a una gravidanza e a un parto imminente, ma senza informazioni precise. La richiesta di soccorso più dettagliata è stata lanciata solo alle 7:30 del mattino seguente, quando la donna è stata trovata in stato di shock e a rischio di emorragia a causa della mancata espulsione della placenta.
Il neonato è stato ritrovato da un passante vicino ai cassonetti, in condizioni di ipotermia dopo aver trascorso gran parte della notte al freddo. Grazie all’intervento tempestivo del 118, è stato soccorso e trasferito in Rianimazione neonatale presso l’ospedale Bufalini di Cesena, dove attualmente versa in condizioni stabili e non è in pericolo di vita. La madre è ricoverata nel reparto di Ostetricia dello stesso ospedale, sotto sorveglianza dei Carabinieri.
Contesto familiare e indagini in corso
La coppia, composta dalla donna e dal padre del bambino, un uomo di 54 anni anch’egli con disabilità cognitiva certificata, era seguita dai servizi sociali di Cesena. Entrambi erano consapevoli della loro incapacità di crescere il figlio, e le procedure per l’affidamento e l’adozione erano già state avviate. Tuttavia, la donna non si era mai recata in ospedale durante la gravidanza, nonostante fosse prossima al termine e il feto fosse in posizione podalica.

I Carabinieri hanno sequestrato un locale al piano inferiore della casa e un garage esterno, luoghi in cui si è consumata la vicenda, e hanno raccolto le testimonianze di familiari e conoscenti. Il padre del bambino si è presentato in pronto soccorso chiedendo notizie del figlio poco dopo il ricovero della madre e del neonato.
La Procura di Forlì-Cesena ha avviato un’indagine per ricostruire l’intera dinamica dell’accaduto e valutare l’imputabilità delle persone coinvolte. Le autorità stanno approfondendo il ruolo del padre e delle altre persone interessate. Entrambi i genitori vivono in un contesto di forte fragilità sociale e sono seguiti dagli assistenti sociali della città romagnola.






