Chi siamo
Redazione
venerdì 5 Dicembre 2025
  • Login
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
No Result
View All Result
  • Login
No Result
View All Result
Home Cronaca

NATO, sempre più Paesi reintroducono la leva obbligatoria: e se tornasse anche in Italia?

In sempre più Paesi NATO è stata reintrodotta la leva obbligatoria: qual è la situazione in Italia? Ecco cosa c'è da sapere

by Federico Liberi
19 Settembre 2025
Leva obbligatoria NATO e Italia

Leva obbligatoria NATO e Italia | Shutterstock - alanews

In un contesto geopolitico segnato da tensioni internazionali e conflitti, la questione della leva militare obbligatoria torna a essere centrale nel dibattito politico e strategico italiano. Mentre diversi Paesi membri della NATO hanno già reintrodotto o rafforzato il servizio militare obbligatorio, in Italia la discussione sulla possibile reintroduzione rimane aperta, con implicazioni significative per la sicurezza nazionale e l’economia.

Paesi NATO e leva militare: trend e aggiornamenti

Negli ultimi anni, numerosi Stati europei della NATO hanno deciso di ripristinare il servizio di leva obbligatorio per fronteggiare le nuove minacce. Paesi come Svezia, Lettonia (reintrodotto nel 2023) e Lituania (nel 2024) hanno adottato misure simili, spesso allargando la leva anche al genere femminile, come nel caso di Norvegia e Danimarca, che dal 2026 equiparerà uomini e donne nel servizio militare. La Germania, pur mantenendo un modello volontario, ha introdotto l’obbligo di registrazione per tutti i 18enni, offrendo incentivi economici fino a 2.300 euro al mese per attrarre reclute, con la possibilità futura di tornare a una leva obbligatoria più tradizionale.

Nel quadro geopolitico, la collaborazione tra Ucraina e Polonia nel contrasto ai droni russi, sancita da un accordo firmato dai rispettivi ministri della Difesa, testimonia l’aumento della cooperazione militare nell’Alleanza Atlantica per fronteggiare minacce ibride e tecnologiche.

L’Italia e la leva militare obbligatoria: situazione attuale e scenari futuri

L’Italia, secondo il ministro della Difesa Guido Crosetto, presenta una vulnerabilità significativa in termini di personale militare: al 2023 gli effettivi erano 93.000, ben al di sotto dei 138.000 necessari per garantire una difesa efficace. La sospensione della leva militare obbligatoria, in vigore dal 2005 come da articolo 1929 del Codice dell’ordinamento militare, non ha cancellato la possibilità di riattivarla in caso di emergenza, come previsto dalla Costituzione italiana agli articoli 11, 52 e 78.

In caso di conflitto, l’arruolamento seguirebbe un ordine preciso: prima gli attuali militari, poi gli ex militari con meno di cinque anni di congedo, e infine i civili idonei tra i 18 e i 45 anni. La chiamata alle armi, stabilisce la legge, non può essere rifiutata e la difesa della Patria è considerata un dovere sacro del cittadino.

Dal punto di vista politico, la Lega ha presentato proposte per reintrodurre un servizio militare e civile universale, obbligatorio per sei mesi, ma il dibattito resta frammentato. Il ministro Crosetto ha espresso cautela sull’argomento, mentre la Lega insiste per una leva che coinvolga sia ragazzi che ragazze.

Impatti economici e confronto internazionale

Oltre agli aspetti militari, la reintroduzione della leva obbligatoria avrebbe significative ripercussioni sull’economia nazionale. Studi tedeschi evidenziano che un servizio militare esteso a un’intera classe di età potrebbe far calare la produzione economica dell’1,6%, equivalente a circa 70 miliardi di euro. Modelli più limitati, come quello svedese, comporterebbero costi molto più contenuti, intorno ai 3 miliardi di euro.

Il dibattito resta aperto anche alla luce delle attuali tensioni internazionali, con la guerra in Ucraina e l’instabilità in Medio Oriente che spingono i Paesi NATO a rafforzare la propria capacità difensiva, non escludendo misure drastiche come il ritorno della leva obbligatoria.

L’Italia, con i suoi attuali limiti numerici nelle forze armate e le sfide geopolitiche emergenti, si trova quindi a un bivio strategico che potrebbe segnare il futuro della sua difesa e sicurezza nazionale.

Tags: Leva obbligatoriaNatoUltim'ora

Related Posts

Le parole di Crosetto sull'Ucraina
Politica

Ucraina, Crosetto: “La Lega dirà sì al decreto, bisogna far sedere la Russia al tavolo”

4 Dicembre 2025
Schlein su Ucraina, manovra e non solo
Politica

Ucraina, manovra, coalizione di centrosinistra e non solo: le parole di Schlein

4 Dicembre 2025
Putin sull'Occidente
Esteri

Russia, parla Putin: “Occidente da compatire, Trump sincero ma…”

4 Dicembre 2025
L'appello della Lituania alla NATO
Esteri

La Lituania si appella alla NATO: “Risponda agli attacchi ibridi bielorussi”

4 Dicembre 2025
Pete Hegseth
Esteri

Bradley scagiona Hegseth: “Nessun ordine di eliminare tutti i sopravvissuti all’attacco”

4 Dicembre 2025
Ritrovata la possibile arma del delitto del femminicidio nelle Marche
Cronaca

Femminicidio nelle Marche, trovato un tubo di ferro: potrebbe essere l’arma del delitto

4 Dicembre 2025

Articoli recenti

  • Ucraina, dichiarazione congiunta Xi-Macron: “Sostegno a sforzi sul cessate il fuoco”
  • Roma, maxi blitz contro il clan Senese: 14 arresti
  • Oroscopo di Maga Ala: emozioni intense, chiarimenti profondi e incontri sorprendenti per Cancro e Bilancia
  • SS Lazio, “Oltre alla faccia ci mettiamo anche il cuore”: la protesta dei gruppi laziali
  • Tifosi Lazio, protesta compatta contro Lotito e arbitri: “Oltre alla faccia, anche il cuore”

© 2025 Alanews – Smart Media Solutions - Testata giornalistica registrata al tribunale di Roma n° 243/2012 | Gestione editoriale e multimediale Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva: 16947451007 | Per la pubblicità: NewsCom S.r.l. – Divisione Testate on line - Sede legale: Via Assisi, 15 - 00181 Roma Capitale sociale: Euro 10.000,00 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 11903571005 | R.E.A. di Roma: 1335869 Visiona le nostre condizioni d'uso e la nostra politica sulla privacy & cookies.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
×
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
  • Chi siamo
  • Redazione

© 2025 Alanews – Smart Media Solutions - Testata giornalistica registrata al tribunale di Roma n° 243/2012 | Gestione editoriale e multimediale Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva: 16947451007 | Per la pubblicità: NewsCom S.r.l. – Divisione Testate on line - Sede legale: Via Assisi, 15 - 00181 Roma Capitale sociale: Euro 10.000,00 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 11903571005 | R.E.A. di Roma: 1335869 Visiona le nostre condizioni d'uso e la nostra politica sulla privacy & cookies.