Napoli, protesta contro riarmo: bruciato logo Nato
“No aumento spese militari, fermiamo la terza guerra mondiale”
Cronaca (Napoli). In queste ore si apre il vertice Nato dell’Aja, nel quale si discuterà riguardo l’incremento delle spese militari di tutti gli stati membri al 5% del PIL entro il 2035. A Napoli scatta la protesta del Movimento Disoccupati e SiCobas “No al riarmo dell’Europa”. Presidio davanti alla sede Rai. “Il governo ed i padroni dichiarano di non avere i soldi per la sanità che è al collasso, per la scuola, l’università e i servizi sociali per le classi meno abbienti; i padroni dichiarano di non poter aumentare i salari sempre più da fame; ma entrambi spingono per incrementare la spesa militare secondo i dettati di Nato e UE, che tradotto significa circa 10 miliardi in più all’anno. Dopo lo sciopero generale del 20 giugno facciamo appello a tutte le realtà politiche, sociali e sindacali affinché si sviluppi una mobilitazione unitaria e continuata contro questi piani sinistri, contro la guerra e l’economia di guerra” sostengono i manifestanti. Dopo avere esposto una scritta i manifestanti hanno dato fuoco ad alcuni fogli di carta con il simbolo della Nato. “Il governo Meloni è in prima fila a fianco a Usa, Germania Francia e Regno Unito nella corsa al riarmo. Mentre il medioriente è in fiamme e a Gaza prosegue senza sosta il genocidio”. (Raffaele Accetta/alanews)





