Napoli, 7 ottobre 2025 – Un gruppo di oltre 200 dipendenti comunali di Napoli ha promosso una petizione indirizzata al sindaco Gaetano Manfredi e alla sua giunta, con l’obiettivo di rimuovere i prodotti a marchio Coca Cola dai distributori automatici presenti negli uffici comunali. L’iniziativa nasce come espressione di solidarietà nei confronti del popolo palestinese e si inserisce all’interno del movimento internazionale BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), che invita a sospendere rapporti commerciali con aziende ritenute complici, direttamente o indirettamente, dell’occupazione israeliana.
La petizione e le motivazioni dei dipendenti comunali

La petizione, firmata da 150 dipendenti del Comune, chiede di escludere dai distributori automatici prodotti di aziende coinvolte nella violazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, con particolare riferimento a Coca Cola. Questa multinazionale americana è da tempo obiettivo di campagne di boicottaggio a livello internazionale per il suo presunto sostegno al governo israeliano. Durante la presentazione dell’iniziativa davanti a Palazzo San Giacomo, i promotori hanno ribadito che la campagna BDS mira a contrastare quello che definiscono “genocidio e chi finanzia Israele”.
Oltre alla richiesta di rimozione dei prodotti Coca Cola, la petizione sollecita l’amministrazione comunale a negare spazi espositivi alla società farmaceutica israeliana Teva Pharmaceutical Industries in occasione della fiera PharmExpo 2025, che si terrà alla Mostra d’Oltremare dal 24 ottobre prossimo.
L’appoggio dell’amministrazione comunale
Sull’iniziativa è intervenuto l’assessore alle Politiche sociali, Luca Trapanese, che ha espresso il suo entusiasmo per la proposta: “È un gesto simbolico ma importante, che va nella direzione giusta. Come amministrazione siamo già al lavoro per valutarne la fattibilità e per dare seguito alla volontà espressa dai dipendenti.” L’assessore ha sottolineato che la posizione di Napoli è sempre stata a favore dei diritti umani e della solidarietà, in particolare nei confronti dei bambini e del popolo di Gaza, definendo questa scelta come “una questione di umanità, non di schieramento politico”.
Il sindaco Gaetano Manfredi, in carica dal 18 ottobre 2021 e presidente dell’ANCI dal novembre 2024, non si è ancora espresso pubblicamente in merito alla petizione, ma l’attenzione dell’amministrazione verso iniziative con valenza etica e culturale è nota. Napoli, città storicamente impegnata a sostenere cause sociali e umanitarie, potrebbe così inviare un segnale simbolico forte, in linea con la sua tradizione di solidarietà internazionale.
L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di come i dipendenti pubblici possano farsi portavoce di valori e istanze globali, cercando di influenzare le scelte della pubblica amministrazione anche attraverso strumenti di pressione civile come il boicottaggio commerciale.






