Napoli, 31 agosto 2025 – Questa mattina migliaia di cittadini si sono radunati nei Giardini del Molosiglio, a pochi passi dal porto di Napoli, per un presidio in sostegno della Global Flotilla per Gaza. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di numerosi attivisti appartenenti a diverse sigle e associazioni, si è svolta in un clima dichiaratamente non violento, con momenti di musica e simboliche partenze dal mare.
Una manifestazione pacifica con forte valenza simbolica

Le imbarcazioni presenti, decorate con drappeggi e scritte palestinesi, hanno effettuato brevi uscite in mare, accompagnate da cori e canti di sostegno alla popolazione della Striscia di Gaza. “Questo gesto vuole ribadire la vicinanza della città di Napoli ai cittadini palestinesi e richiamare l’attenzione internazionale sul conflitto in corso”, hanno spiegato gli organizzatori. Nel corso della mattinata, il presidio ha sottolineato come “sembra che finalmente i Governi si stiano muovendo” verso una possibile soluzione.
L’iniziativa si inserisce nel contesto della Global Sumud Flotilla, la più grande missione civile non violenta in partenza dal Mediterraneo, che vede coinvolte decine di imbarcazioni dirette a Gaza. Titta Musto, referente regionale Campania del Global Movement to Gaza, ha sottolineato che “si tratta di un movimento globale che chiede la fine dell’assedio e del genocidio, con particolare attenzione alla sofferenza dei bambini palestinesi”.
Napoli protagonista di impegni civili e culturali
La città di Napoli, con i suoi oltre 900 mila abitanti e il suo storico ruolo di crocevia mediterraneo, continua a essere un centro di grande fermento culturale e sociale. La mobilitazione di oggi ha confermato come il capoluogo campano non sia solo una metropoli storica — fondata nell’antichità come Neapolis e oggi riconosciuta dall’UNESCO per il suo patrimonio — ma anche una piazza di impegno civile e solidarietà internazionale.
Il presidio ai Giardini del Molosiglio si aggiunge a una serie di iniziative che vedono Napoli impegnata in campagne di sensibilizzazione su temi globali, confermando la città come punto di riferimento per le mobilitazioni pacifiche e per la promozione dei diritti umani nel Mediterraneo.






