Napoli, 6 settembre 2025 – In piazza a Largo Berlinguer si è svolta una manifestazione promossa dalla Cgil Napoli e Campania per esprimere solidarietà alla causa palestinese e sostenere la Global Sumud Flotilla, iniziativa internazionale volta a sensibilizzare l’opinione pubblica contro il conflitto in corso. L’evento ha raccolto numerosi partecipanti e diverse realtà associative e politiche della regione.
La mobilitazione di Cgil e realtà associative

La manifestazione ha avuto come obiettivo principale la richiesta di una presa di posizione più decisa da parte del governo italiano nei confronti dello stato di Israele, con l’invito a fermare quella che è stata definita una “situazione di genocidio” in Palestina. Il segretario regionale della Cgil, Nicola Ricci, ha sottolineato come l’esecutivo “non stia facendo abbastanza” per porre fine alle “atrocità del governo israeliano”. All’iniziativa hanno aderito e partecipato anche le Camere del lavoro territoriali della Campania, le categorie regionali e provinciali della Cgil, oltre a diverse associazioni quali Auser Campania, Federconsumatori Campania e Sunia Napoli.
Numerosi sono stati inoltre i soggetti istituzionali e politici che hanno preso parte alla manifestazione o espresso il loro sostegno: tra questi il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Possibile Napoli, Rifondazione Comunista, nonché realtà civiche come Libera Campania e gruppi di solidarietà come Sanitari per Gaza. Importante è stata anche la presenza delle istituzioni locali con la vicesindaca di Napoli, Laura Lieto, la presidente del Consiglio comunale, Enza Amato, e il presidente della VIII municipalità, Nicola Nardella.
L’impegno politico e sociale a Napoli
Durante la manifestazione, l’onorevole Catotenuto del Movimento 5 Stelle ha definito Napoli “una piazza solidale”, riconoscendo la forte partecipazione civica della città. L’evento ha rappresentato un momento di coesione tra diversi mondi, dal sindacato alle associazioni ambientaliste come Legambiente Campania, fino alle comunità culturali e accademiche, come l’Accademia delle Belle Arti di Napoli.
Tra le realtà coinvolte spiccano anche il Forum diseguaglianze e diversità, il Coordinamento per la democrazia costituzionale Napoli, l’Anpi provinciale Napoli e il Coordinamento periferie, tutti uniti nel chiedere un impegno concreto e una politica estera italiana più equa e attenta ai diritti umani.
La manifestazione di Napoli si inserisce in un contesto internazionale di mobilitazioni a favore dei diritti palestinesi e riflette una crescente attenzione della società civile campana verso questa drammatica emergenza umanitaria.






