Napoli, 5 novembre 2025 – Un clima di profonda commozione ha accompagnato oggi nella chiesa evangelica Adi di Napoli i funerali di Aniello Scarpati, il poliziotto tragicamente scomparso in un incidente stradale a Torre del Greco nella notte tra sabato e domenica. La cerimonia ha visto la partecipazione di autorità civili, militari e religiose, a testimonianza del grande rispetto e della solidarietà per il sacrificio del servitore dello Stato.
Un ultimo saluto carico di emozione

All’arrivo del feretro, avvolto nel Tricolore e scortato dal picchetto d’onore della Polizia di Stato, un lungo applauso ha espresso il cordoglio di chi ha voluto rendere omaggio al valore e al coraggio di Scarpati. La cerimonia funebre ha visto la presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del capo della Polizia Vittorio Pisani, del prefetto di Napoli Michele di Bari e di altre figure istituzionali di spicco come il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il questore Maurizio Agricola e l’assessore comunale alla Sicurezza Antonio De Iesu. Anche l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Domenico Battaglia, ha partecipato alla funzione, contribuendo con la sua benedizione a onorare la memoria del poliziotto.
Durante la cerimonia, la moglie di Aniello Scarpati, Eliana, ha espresso un commovente ricordo: “Sono orgogliosa di essere la moglie di un poliziotto – mio marito è nato ed è morto con la divisa. Sarà sempre nei nostri cuori, lo amerò per sempre. Chi lo ha ucciso, pagherà“. Parole forti che hanno sottolineato il dolore e la determinazione della famiglia nel chiedere giustizia.
La presenza istituzionale e il messaggio del ministro Piantedosi
Il ministro Piantedosi, nato a Napoli il 20 aprile 1963 e in carica dal 22 ottobre 2022 nel governo Meloni, ha voluto ribadire l’impegno dello Stato di fronte a questa tragedia: “Questa morte è una ferita collettiva. Lo Stato c’è e sarà presente“. La sua partecipazione ai funerali sottolinea l’importanza attribuita dal Viminale alla sicurezza e alla tutela delle forze di polizia impegnate quotidianamente nella salvaguardia della cittadinanza.
Matteo Piantedosi, con un lungo percorso amministrativo iniziato nel 1989, ha ricoperto ruoli chiave nel Ministero dell’Interno, tra cui capo di gabinetto e prefetto di grandi città come Bologna e Roma, prima di assumere l’incarico ministeriale. La sua presenza oggi a Napoli rappresenta un segno di solidarietà istituzionale e attenzione verso le forze dell’ordine e le loro famiglie, colpite da una perdita tanto grave quanto dolorosa.






