Napoli, 22 settembre 2025 – Una vasta mobilitazione ha attraversato oggi le strade di Napoli nel contesto dello sciopero nazionale per Gaza, registrando una partecipazione che, secondo gli organizzatori, ha superato le 40.000 persone. La protesta ha visto sfilare un corteo imponente che ha attraversato punti nevralgici della città, manifestando una forte richiesta di attenzione sulla situazione nella Striscia di Gaza.
Il corteo e le tappe della manifestazione

La manifestazione è partita dalla Stazione Centrale di Napoli, snodandosi attraverso piazza Mancini fino a raggiungere l’area universitaria. Qui alcuni manifestanti hanno effettuato un gesto simbolico di protesta, dando fuoco a copie di accordi stipulati con Israele, denunciando le politiche adottate da Tel Aviv nei confronti della Palestina. Successivamente, il corteo ha proseguito verso il porto, dove un gruppo di manifestanti è riuscito a entrare nella zona della Stazione Marittima, sostando per circa venti minuti e gridando slogan come “Palestina libera”.
Da qui, la marcia si è diretta verso la Prefettura per poi attraversare via Toledo, cuore pulsante del centro cittadino, paralizzando il traffico e attirando l’attenzione di numerosi passanti e curiosi. Le parole di alcuni protagonisti della protesta hanno sottolineato la portata politica e sociale dell’evento. Giuliano Granato, portavoce di Potere al Popolo, ha definito la mobilitazione come “una risposta popolare contro il genocidio in Palestina”, mentre Luigi De Magistris ha richiamato la necessità di un impegno concreto delle istituzioni italiane per fermare la complicità con Israele. Anche il punto di vista delle nuove generazioni è emerso con forza: Giulia, una studentessa italo-palestinese, ha ricordato il “dolore quotidiano delle famiglie a Gaza”.
La protesta in Italia: tensioni e scontri a Milano
Mentre a Napoli la protesta si svolgeva pacificamente, a Milano gli animi sono stati più tesi e si sono registrati scontri con le forze dell’ordine. Nel capoluogo lombardo, la polizia ha sgomberato con un fitto lancio di lacrimogeni un gruppo di manifestanti che da circa due ore tentava di entrare nella Stazione Centrale al termine del corteo per Gaza. Dopo la chiusura dei cancelli, i manifestanti hanno lanciato oggetti contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con cariche di alleggerimento e l’uso di estintori per contenere l’irruzione.
I disordini si sono estesi in piazza Duca d’Aosta, con i manifestanti che hanno innalzato barricate e lanciato transenne contro la polizia, urlando slogan di protesta. Prima del momento di tensione presso la stazione, il corteo milanese, partito da piazzale Cadorna e composto da migliaia di persone, si era avvicinato al consolato americano, presidiato dalla polizia, dove è stata bruciata una bandiera degli Stati Uniti e diffuso il rumore di droni a simboleggiare il conflitto a Gaza.
Le adesioni allo sciopero hanno coinvolto diverse categorie, tra cui lavoratori del trasporto pubblico, docenti, personale scolastico e universitario, nonché studenti, che hanno scelto forme di protesta anche attraverso blocchi e occupazioni. La manifestazione, secondo Enzo De Vincenzo di Usb Campania, ha raggiunto il suo obiettivo di lanciare un messaggio chiaro al governo italiano e oltre.
Questa giornata di mobilitazione nazionale mette in luce una crescente sensibilità e attenzione verso la crisi umanitaria di Gaza, una realtà che continua a suscitare forti emozioni e richieste di giustizia sociale nel nostro Paese.






