Napoli, 29 luglio 2025 – Una serata di alta tensione si è verificata ieri nella casa circondariale di Poggioreale, dove un detenuto affetto da disturbi psichiatrici ha scatenato un incendio all’interno della propria cella, dando fuoco a una busta di rifiuti e ad alcuni suppellettili. L’episodio ha reso necessario un intervento urgente da parte della polizia penitenziaria, che è riuscita a contenere la situazione evitando conseguenze più gravi.
Napoli, incendio e aggressione nella casa circondariale di Poggioreale
Secondo quanto riportato dal sindacato Con.Si.Pe., durante le operazioni di messa in sicurezza, il detenuto ha aggredito gli agenti intervenuti. Nel corso dell’episodio, sette poliziotti penitenziari sono rimasti feriti e hanno dovuto ricorrere a cure mediche, ricevendo regolari referti. La situazione ha messo in luce la complessità della gestione dei detenuti con patologie psichiatriche all’interno delle carceri, un problema che si sta rivelando sempre più pressante nel sistema penitenziario italiano.
Il commento del sindacato
A commentare l’accaduto sono stati il vicepresidente di Con.Si.Pe., Luigi Castaldo, e il dirigente nazionale Alfonso Santoriello, che hanno evidenziato come la gestione dei detenuti psichiatrici rappresenti oggi una delle principali criticità del sistema penitenziario, mettendo a dura prova sia la sicurezza degli istituti sia la salute psicofisica del personale. I due sindacalisti hanno sottolineato l’urgenza di un intervento strutturale che preveda la creazione di reparti specializzati, un aumento delle risorse e una formazione adeguata per il personale penitenziario. “Le carceri non possono continuare a farsi carico, da sole, di problemi sanitari che richiedono competenze e strumenti specifici”, hanno dichiarato.
L’episodio di ieri sera a Poggioreale riaccende dunque il dibattito sulle condizioni di lavoro degli agenti penitenziari e sulla necessità di una riforma mirata a garantire maggiore sicurezza e assistenza sanitaria qualificata all’interno degli istituti di detenzione.
