Napoli, 31 ottobre 2025 – Si è svolta oggi nel cuore di Napoli una manifestazione di grande partecipazione per chiedere la fine delle violenze nella Striscia di Gaza e per esprimere solidarietà al popolo palestinese. Il corteo, che ha raccolto centinaia di persone, è partito da Piazza del Gesù, attraversando il centro storico per concludersi in Piazza Municipio con un presidio davanti al Consiglio comunale.
Corteo e protesta: i manifesti “WANTED” contro Meloni, Trump e Netanyahu

Uno degli elementi più significativi della manifestazione sono stati i manifesti apparso sui muri della città, raffiguranti i volti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dell’ex presidente americano Donald Trump e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, con la scritta in inglese “WANTED” (ricercati). Questa iniziativa, promossa dal collettivo ARGO, intende denunciare la responsabilità dei tre leader nei confronti delle operazioni militari israeliane a Gaza. Gli attivisti hanno definito Meloni, Trump e Netanyahu “ricercati in nome della Gente d’ò Sud, del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi”, accusandoli di “genocidio e crimini contro l’umanità”.
Il corteo ha poi proseguito con interventi degli attivisti, tra cui quelli che sabato scorso erano stati arrestati durante un presidio contro la casa farmaceutica israeliana Teva, per poi essere rilasciati. Dal megafono, gli attivisti hanno ribadito la volontà di continuare a mobilitarsi: “Continueremo a scendere in piazza fin quando bisognerà lottare per i più deboli, per il lavoro e soprattutto per la Palestina”, concludendo tra gli applausi dei presenti.
Occupazione simbolica del Consiglio comunale e significato della protesta
La manifestazione ha avuto anche un momento simbolico importante con l’occupazione dell’aula del Consiglio comunale da parte di una delegazione di manifestanti nella mattinata, che poi si è unita al corteo in strada, accolta con applausi e cori. Il presidio e il corteo si sono svolti sotto lo slogan “La mano che reprime è la stessa che bombarda”, centrando l’attenzione sul genocidio del popolo palestinese e sulle responsabilità politiche a livello internazionale.
La protesta si inserisce in un contesto di crescente mobilitazione in Italia, alimentata anche dal recente rapporto di Francesca Albanese, che accusa l’Italia di essere “complice del genocidio” nella Striscia di Gaza, dove la popolazione vive sotto un durissimo blocco e in condizioni di grave emergenza umanitaria.
La città di Napoli, con la sua storica vocazione di centro culturale e politico del Sud Italia, torna così a essere teatro di una mobilitazione che intreccia diritti umani, impegno politico e solidarietà internazionale, riflettendo le tensioni e le divisioni che attraversano il panorama globale su uno dei conflitti più lunghi e complessi del nostro tempo.
Fonte: Raffaele Accetta - A Napoli corteo per Gaza con manifesti: Meloni, Trump e Netanyahu "ricercati"






