Napoli, 23 ottobre 2025 – Un grave episodio di bullismo si è verificato in una scuola media di Napoli, dove un ragazzino di dieci anni è stato aggredito da un compagno più grande sotto gli occhi di due insegnanti. La madre della vittima ha denunciato la vicenda alla Polizia di Stato, sottolineando la presunta negligenza dei professori presenti durante l’aggressione.
L’aggressione in classe a Napoli e la denuncia della madre
Secondo la denuncia presentata il 21 ottobre scorso, il giovane studente è stato preso a pugni e calci in classe nonostante la presenza di due docenti, che – secondo quanto sostenuto dalla madre – erano distratti al telefono e sono intervenuti con notevole ritardo. La madre, informata dell’accaduto dagli insegnanti, si è precipitata a scuola e ha trovato il figlio che camminava a fatica a causa dei dolori. Immediatamente ha richiesto l’intervento della Polizia e ha accompagnato il bambino all’ospedale pediatrico cittadino, dove sono state riscontrate ecchimosi al volto e un trauma ai testicoli.

Assistita dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, la donna ha formalizzato la denuncia in commissariato, chiedendo un rafforzamento dei protocolli anti-bullismo nelle scuole. Gli avvocati hanno infatti sottolineato come non si possa più tollerare questa forma di violenza e hanno sollecitato misure più efficaci per la prevenzione.
Bullismo e violenza nelle scuole: un problema diffuso
L’episodio napoletano si inserisce in un contesto nazionale più ampio di violenza contro insegnanti e studenti. Nel dicembre del 2024, a Casarano, un professore di chimica di 65 anni, Sergio Manni, è stato oggetto di un’aggressione da parte di un alunno di 16 anni, che, dopo un richiamo disciplinare, ha chiamato il padre per minacciarlo. Il docente, rifugiatosi in bagno per sfuggire all’aggressione, ha denunciato l’accaduto.
Questi episodi hanno acceso un dibattito politico e sociale sull’insicurezza nelle scuole. Lo scorso settembre, il deputato Rossano Sasso della Lega ha annunciato l’istituzione di un Osservatorio nazionale per la sicurezza degli insegnanti con l’obiettivo di monitorare e prevenire episodi di violenza e di assicurare punizioni adeguate agli autori.
Parallelamente, associazioni come Telefono Azzurro, attive da oltre trent’anni nella tutela di bambini e adolescenti, continuano a promuovere campagne di sensibilizzazione e servizi di ascolto, oltre a collaborare con istituzioni per fornire supporto concreto ai minori vittime di abusi o situazioni di disagio.
La drammatica realtà del bullismo nelle scuole italiane sottolinea quindi la necessità di interventi coordinati e di un impegno condiviso tra famiglie, scuole e istituzioni per garantire un ambiente scolastico sicuro e rispettoso per tutti.






