Cagliari, 19 agosto 2025 – Seconda vittima del botulino in Sardegna. Nella notte è deceduta al Policlinico di Monserrato Valeria Sollai, 62 anni, ricoverata da settimane in Rianimazione a seguito di un’intossicazione alimentare. La donna aveva partecipato alla Fiesta Latina di Monserrato, evento durante il quale aveva consumato pietanze contenenti guacamole risultate contaminate dal batterio responsabile dell’avvelenamento.
Botulino alla Fiesta Latina: due morti e diversi ricoveri
Il caso era già balzato agli onori della cronaca lo scorso 8 agosto con la morte di Roberta Pitzalis, 36 anni, prima vittima accertata dell’intossicazione da botulino. Anche lei aveva preso parte alla stessa festa e consumato guacamole presso il medesimo chiosco di street food. La manifestazione, svoltasi a fine luglio nella città metropolitana di Cagliari, ha coinvolto complessivamente otto persone, molte delle quali ricoverate in gravi condizioni.
L’autopsia ha confermato che il decesso è avvenuto per intossicazione da botulino, aggravata da una polmonite emorragica insorta a seguito dell’intubazione durante il ricovero. La donna, residente a Monserrato e impiegata come cuoca nella scuola primaria e dell’infanzia Monumento ai Caduti, era ricoverata in terapia intensiva da oltre due settimane. Nonostante i tentativi dei medici, le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso.
Tra gli altri intossicati risultano ancora ricoverati un bambino di 11 anni al Policlinico Gemelli di Roma, sottoposto a intervento chirurgico per migliorare la respirazione dopo un lungo periodo di intubazione, una ragazza di 14 anni presso il Policlinico di Monserrato. Nel frattempo, quattro pazienti sono stati già dimessi dall’ospedale Brotzu di Cagliari.
Il cordoglio e le indagini in corso
Il sindaco di Monserrato, Tomaso Locci, ha espresso il proprio dolore per la perdita di Valeria Sollai definendola “una donna buona e cordiale, molto conosciuta in città“. Il primo cittadino ha annunciato la partecipazione ufficiale ai funerali, come già avvenuto per Roberta Pitzalis, sottolineando la vicinanza della comunità alle famiglie colpite.
La situazione si aggrava anche dal punto di vista giudiziario. È infatti indagato Christian Gustavo Vincenti, titolare del chiosco dove sono stati consumati i prodotti contaminati. Le autorità stanno approfondendo le circostanze che hanno portato alla contaminazione del guacamole, con l’obiettivo di chiarire le responsabilità di quanto accaduto e prevenire ulteriori tragedie.
Valeria Sollai, la tragedia e l’appello del figlio
A lanciare un appello di allerta era stato Alessandro Aru, figlio di Valeria Sollai e carabiniere in servizio in Campania, già dopo il ricovero della madre. Attraverso un messaggio su Facebook, Aru aveva messo in guardia la popolazione, invitando a non consumare alimenti provenienti dagli stand della Fiesta Latina, che si stavano spostando in Ogliastra, per il rischio di intossicazione da botulino. Il figlio aveva elencato i principali sintomi da tenere sotto controllo: “visione doppia, alterazioni della coscienza, difficoltà di coordinazione, mal di testa forte, difficoltà a deglutire e a parlare“. In caso di comparsa di questi segnali, aveva sottolineato la necessità di un immediato ricovero ospedaliero.






