Milano, 2 dicembre 2025 – Una vicenda che ha acceso il dibattito sul confine tra espressione politica e regolamenti sportivi si è consumata lo scorso 20 novembre durante la partita di Eurolega tra Olimpia Milano e Hapoel Tel Aviv. Luca Paladini, consigliere regionale di Patto Civico, ha denunciato di essere stato multato per aver esposto una bandiera della Palestina all’interno del palasport, un gesto che egli stesso ha definito di solidarietà e non di provocazione.
Multa per l’esposizione della bandiera palestinese: la denuncia di Luca Paladini

Paladini ha raccontato di aver portato con sé la bandiera palestinese come segno di vicinanza a una popolazione “che sta vivendo una situazione difficile da due anni”. Durante l’incontro di pallacanestro, è stato avvicinato da un agente in borghese della Digos che lo ha identificato senza fornire spiegazioni immediate. Solo il giorno dopo, ha ricevuto una comunicazione dalla questura che lo invitava a ritirare una multa amministrativa motivata dal fatto che all’interno del Palasport “non si possono portare stendardi, bandiere e simboli che possono risultare discriminatori, violenti e oltraggiosi”.
Il consigliere ha contestato fermamente tale interpretazione, sottolineando: “La bandiera della Palestina rappresenta qualcosa di oltraggioso? Di pericoloso? Di violento?”. Paladini ha definito la sanzione come una forma di censura alla libera espressione e ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso per non dover ammettere di aver mandato “un messaggio violento e discriminatorio”.
Il contesto della partita e la competizione Eurolega
La partita in questione, parte dell’attuale stagione 2025-2026 di Euroleague Basketball, ha visto l’Olimpia Milano affrontare l’Hapoel Tel Aviv, una delle squadre di punta della competizione europea di club di pallacanestro maschile. L’Eurolega, che coinvolge venti squadre tra cui undici con licenza pluriennale, rappresenta il massimo livello del basket europeo e si svolge con una formula che prevede una regular season seguita da playoff e Final Four.
Nel match del 20 novembre, l’Hapoel ha imposto il proprio ritmo fin dall’inizio, mentre l’Olimpia Milano, guidata da Ettore Messina, ha chiuso il primo tempo in svantaggio di quattro punti (49-45). Dopo l’intervallo, gli israeliani hanno preso il largo con un parziale di 12-0, consolidando il vantaggio fino al fischio finale sul 105-83. Tra i protagonisti dell’incontro, Antonio Blakeney e Dan Oturu per l’Hapoel con 20 punti ciascuno, mentre all’Olimpia non è bastata la prestazione di Leandro Bolmaro, autore di 16 punti.
Questa situazione ha posto nuovamente all’attenzione il delicato equilibrio tra l’ambito sportivo, le regole degli eventi pubblici e la libertà di espressione in contesti così visibili e seguiti come quelli delle competizioni internazionali di alto livello.
Fonte: Roberto Smaldore - Milano, il consigliere Paladini denuncia: "Multato per aver esposto una bandiera della Palestina"






