Bologna, 17 settembre 2025 – Si infittiscono le ombre attorno alla morte di Claudio Citro, 41 anni, deceduto all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia dopo essere stato colpito con un taser durante un intervento della Polizia di Stato nella frazione di Massenzatico. La vicenda ha scosso l’opinione pubblica e riaperto il dibattito sull’uso di questo strumento da parte delle forze dell’ordine.
Il racconto della madre: “Stava solo chiedendo aiuto”
A parlare con commozione è Alfonsina, madre di Claudio, che ai microfoni di Mattino Cinque su Canale 5 ha descritto il proprio dolore. “Mio figlio è andato in escandescenze, ma era una persona normalissima, aveva un’attività. Ho un grande dolore dentro di me. Lui non aveva un’arma, non stava ammazzando nessuno, stava solo chiedendo aiuto”, ha detto. La donna ha sottolineato la necessità di un approccio più umano da parte delle forze dell’ordine: “Ci sono anche le parole per chiedere a una persona cosa sta succedendo? Non si può braccare un ragazzo così”.
Il 41enne, con precedenti penali, era stato notato in stato di agitazione vicino a un forno di via Beethoven, dopo aver tentato un furto e fuggito scalzo e ferito. La polizia è intervenuta dopo diverse segnalazioni di cittadini preoccupati per le sue grida e il comportamento alterato. Durante la colluttazione, uno degli agenti ha fatto uso del taser per immobilizzarlo, ma subito dopo l’uomo ha accusato un malore ed è caduto a terra. Nonostante il tempestivo intervento del personale medico, Claudio Citro è morto poche ore dopo il ricovero.
La polemica sull’uso del taser: politica e sindacati a confronto
L’episodio ha riacceso il dibattito sull’impiego del taser nelle operazioni di polizia. Fiorella Zabatta, co-portavoce di Europa Verde, intervenuta a Mattino 5, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia e ha chiesto la sospensione dell’uso di questo strumento, definito “letale”. Ha sottolineato la necessità di maggiori investimenti in formazione e tecniche di de-escalation, soprattutto per gestire soggetti con problemi psichici, e ha evidenziato come negli Stati Uniti siano documentati oltre mille decessi collegati all’uso del taser dal 2000 a oggi.
Dall’altro lato, il sindacato Siulp ha manifestato sostegno agli agenti coinvolti, ribadendo che il taser, se usato correttamente, rappresenta un’alternativa meno letale rispetto alle armi da fuoco. Anche il Sim Carabinieri ha invitato alla prudenza, aspettando i risultati degli accertamenti medico-legali prima di esprimere giudizi.
In Parlamento, la richiesta di sospendere l’uso del taser viene avanzata da gruppi come Avs e Più Europa, mentre la Lega difende l’utilizzo dello strumento, accusando la sinistra di strumentalizzazione politica.
Le indagini della Procura di Reggio Emilia sono in corso e mirano a chiarire le modalità dell’intervento, comprese eventuali condizioni preesistenti dell’uomo e l’effetto del taser nella dinamica del decesso. Gli esami tossicologici e le perizie sono attesi nei prossimi giorni.
Per approfondire: Muore 41enne a Reggio Emilia dopo uso del taser; è il terzo caso in un mese






