Un bilancio drammatico quello del primo weekend di settembre sulle strade italiane: sono stati 42 i morti, il numero più alto registrato durante tutta l’estate. A fornire i dati è l’Asaps, l’Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale con sede a Forlì, che ha evidenziato come il dato sia in netto aumento rispetto alle 32 vittime del precedente fine settimana.
Tipologie di vittime e dinamiche degli incidenti
Il rapporto ASAPS sottolinea che più della metà delle vittime, 23 su 42, erano motociclisti, seguiti da 11 automobilisti, 3 ciclisti e 5 pedoni. L’analisi dell’età delle persone decedute rivela che metà delle vittime aveva meno di 35 anni, con il decesso più giovane riferito a un tredicenne e il più anziano a un uomo di 87 anni. Il report include anche due uomini di 42 e 87 anni che erano rimasti feriti in incidenti precedenti.
Tra gli eventi più gravi si contano tre incidenti plurimortali con 7 vittime complessive. Inoltre, in 11 casi la causa degli incidenti fatali è stata la fuoriuscita autonoma del veicolo senza coinvolgimento di terzi, mentre 16 incidenti si sono verificati su strade statali e provinciali.
Distribuzione geografica dei morti sulle strade
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, la Lombardia è la regione con il maggior numero di decessi, con 7 vittime, seguita da Veneto e Lazio con 5 ciascuna. Piemonte e Sicilia registrano 4 morti, mentre Trentino-Alto Adige e Campania 3. Le altre regioni coinvolte sono Valle d’Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Puglia e Calabria con 2 vittime ciascuna e la Toscana con una.
L’Asaps, da sempre attiva nella raccolta e analisi dei dati sugli incidenti stradali, continua a monitorare la situazione invitando a una maggiore attenzione e rispetto delle norme stradali. Nel 2025, la sicurezza stradale resta una priorità nazionale, anche alla luce dei dati recenti che indicano una recrudescenza della sinistrosità in alcune aree del Paese.





