Ibiza, 26 luglio 2025 – Nuovi e importanti sviluppi nelle indagini sulla morte di Michele Noschese, noto come Dj Godzi, il dj producer napoletano di 35 anni deceduto una settimana fa a Ibiza. Secondo quanto emerge da recenti esami medico-legali richiesti dalla famiglia, sul corpo del musicista sono state riscontrate sette costole e entrambe le clavicole fratturate, oltre a ulteriori lesioni a livello vertebrale.
Nuovi esami medico-legali confermano fratture multiple
Gli accertamenti, condotti alla presenza del perito di parte, il medico legale Juan Luis Ponceda, hanno evidenziato che le fratture della gabbia toracica anteriore e delle clavicole devono essere valutate nel contesto dell’autopsia già effettuata. Il padre di Michele, Giuseppe Noschese, ex primario del Centro di Traumatologia dell’ospedale Cardarelli di Napoli, ha dichiarato all’ANSA: “Sto andando in clinica a prendere il referto. Se queste informazioni sono confermate, l’intera situazione prende una piega diversa”. La cremazione prevista è stata rinviata poiché il magistrato non ha ancora autorizzato la liberazione della salma.
Versioni contrastanti sulla dinamica della morte di Noschese
La vicenda ha suscitato grande attenzione, anche per le diverse versioni sul decesso. La famiglia denuncia che Michele sarebbe stato picchiato dalla Guardia Civil durante un intervento a seguito delle segnalazioni dei vicini per una festa in casa del dj, mentre la polizia spagnola sostiene che Noschese fosse sotto l’effetto di droga e alcol, e che la morte sia avvenuta per arresto cardiaco dopo un malore. Gli amici del dj e alcuni testimoni raccontano invece di un fermo violento durante il quale Michele sarebbe stato ammanettato e colpito.






