Prosegue l’inchiesta sull’incidente mortale avvenuto sulla Cristoforo Colombo che ha visto perdere la vita la giovane Beatrice Bellucci, studentessa di Giurisprudenza di 20 anni e promessa della pallavolo romana. Dopo il drammatico scontro tra la Mini Cooper su cui viaggiava la ragazza e la BMW Serie 1 guidata dal 22enne Luca Girimonte, la polizia locale ha rintracciato il conducente della seconda BMW coinvolta nel sinistro.
La morte di Beatrice Bellucci: le dinamiche dell’incidente e la testimonianza del conducente della BMW grigia
Secondo le ricostruzioni, entrambe le auto sono partite da Anzio con a bordo due persone ciascuna, dirette verso il centro di Roma. La BMW bianca, guidata da Girimonte, è finita contro la Mini Cooper di Beatrice e della sua amica Silvia Piancazzo, rimasta gravemente ferita. Alcuni testimoni avevano segnalato la fuga del conducente della BMW grigia, ma quest’ultimo, rintracciato grazie alla collaborazione dell’amico che viaggiava con Girimonte, ha dichiarato di non essersi accorto dell’incidente: “Non c’era nessuna gara tra di noi e io ero più avanti, non ho visto nulla”. Fondamentali saranno le immagini delle telecamere di sorveglianza lungo la strada per chiarire la dinamica.
Le condizioni di Luca Girimonte e le indagini in corso
Girimonte, ricoverato in terapia intensiva al San Giovanni di Roma per fratture a costole e sterno, ha fornito una versione differente agli agenti: sostiene di viaggiare a circa 70 km/h quando è stato tamponato, finendo poi contro la Mini Cooper. Indagato per omicidio stradale, il giovane attende di chiarire la sua posizione mentre le indagini proseguono. Intanto, la famiglia Bellucci, travolta dal dolore, continua a chiedere verità e giustizia per la perdita della loro amata Beatrice.






