Bruxelles, 27 agosto 2025 – L’eurodeputata del Partito Democratico Alessandra Moretti ha reso nota una denuncia penale contro il sito del forum Phica, noto per la diffusione non consensuale di immagini e video rubati da trasmissioni televisive e profili social di donne italiane, tra cui vip, attrici e ragazze comuni. Moretti denuncia la grave violazione della privacy e l’ampia diffusione di commenti osceni che minano la dignità e la sicurezza di molte donne.
La denuncia di Alessandra Moretti contro Phica
“Ho sporto denuncia penale contro il sito del forum Phica che da anni ruba foto e spezzoni delle trasmissioni tv a cui ho partecipato per poi modificarle e metterle a disposizione di migliaia di utenti”, ha dichiarato Moretti sui social. L’eurodeputata ha sottolineato come questo fenomeno rappresenti una nuova forma di violenza e sfruttamento, con commenti che danneggiano non solo la sua sfera emotiva, ma anche l’incolumità di molte donne esposte a questa pratica illegale.
Moretti ha lanciato un appello affinché tutte le donne denuncino questi “gruppi di piccoli uomini che continuano ad agire impuniti nonostante le denunce”. Ha inoltre rimarcato l’importanza di una battaglia comune contro la violenza di genere, coinvolgendo uomini e donne, e ha chiesto la chiusura e il divieto di siti che “istigano allo stupro e alla violenza”.
Il caso Phica: una piaga nazionale
Phica.eu è un forum attivo dal 2005 con oltre 200mila utenti iscritti, dove vengono postate foto e video rubati senza consenso, spesso corredati da commenti volgari e incitamenti alla violenza. Le immagini provengono da fonti diverse, tra cui profili social, telecamere di sorveglianza e persino da familiari o partner, e includono contenuti di revenge porn.
Il caso è esploso dopo la denuncia dell’attrice tarantina Anna Madaro, che ha consegnato un fascicolo di 166 pagine alla questura di Taranto con oltre 200 file e migliaia di commenti offensivi. Anche la cantante Martina Attili ha raccontato di aver subito gravi molestie online tramite il sito. Nonostante le numerose segnalazioni e denunce, il sito è rimasto attivo, alimentando una rete di violenza e sfruttamento digitale.
Alessandra Moretti si pone oggi come una voce autorevole nella lotta contro questa forma di violenza digitale, impegnandosi a promuovere un’azione legale concreta e a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.






