Roma, 10 novembre 2025 – Il quartiere Montesacro di Roma ha reso omaggio per l’ultima volta al maestro Peppe Vessicchio, scomparso sabato 8 novembre all’età di 69 anni. La cerimonia funebre, tenutasi nella chiesa dei Santi Angeli Custodi in piazza Sempione, si è svolta in forma strettamente privata, come da volontà della famiglia, ma l’uscita del feretro è stata accompagnata da un lungo e sentito applauso che ha coinvolto numerosi abitanti e passanti radunati fuori dalla chiesa.
Il saluto commosso di Montesacro

La partecipazione al rito funebre ha visto un folto numero di persone, tra amici, colleghi e appassionati di musica, raccogliersi per rendere omaggio al celebre direttore d’orchestra e arrangiatore, noto soprattutto per la sua attività al Festival di Sanremo. Al momento dell’uscita del feretro, la piazza si è riempita di applausi che hanno espresso il profondo affetto e rispetto per la figura del maestro.
Alessia, figlia di Vessicchio, ha ricordato con emozione il padre, sottolineando come fosse un uomo di tutti, sempre pronto a rivolgere una parola gentile a chiunque incontrasse: “Lui era di tutti, aveva sempre una buona parola per ciascuno”. Questo sentimento di vicinanza e umanità ha caratterizzato l’intera cerimonia, confermando il legame speciale del maestro con la comunità locale.
La carriera e l’eredità musicale di Peppe Vessicchio
Nato a Napoli il 17 marzo 1956, Giuseppe Vessicchio è stato una figura di rilievo nel panorama musicale italiano. La sua carriera, iniziata negli anni ’70 con collaborazioni di successo con artisti come Nino Buonocore, Edoardo Bennato e Peppino di Capri, lo ha portato a diventare un punto di riferimento per la musica leggera e pop italiana.
Vessicchio è stato noto soprattutto per il suo ruolo di direttore d’orchestra al Festival di Sanremo, dove ha ricevuto numerosi premi come miglior arrangiatore e ha guidato le orchestre vincitrici di quattro edizioni del festival. È stato anche un volto noto della televisione, partecipando a programmi come Amici di Maria De Filippi e Le Iene, e ha contribuito alla crescita di talenti emergenti come Matteo Macchioni.
La sua attività spaziava dall’arrangiamento alla direzione artistica, passando per numerose collaborazioni con artisti di fama nazionale e internazionale. Vessicchio ha inoltre diretto orchestre in eventi di rilievo mondiale, tra cui un’esibizione al Cremlino di Mosca in onore di John Lennon.
Il maestro si è spento all’ospedale San Camillo di Roma a causa di complicanze dovute a una polmonite interstiziale, lasciando un’eredità musicale e umana che continua a vivere nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato.






