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Milano, si feriscono a colpi di taglierino durante una lite nata da un video TikTok: arrestate tre donne

by Redazione
24 Marzo 2025
Lampeggiante polizia

Pixabay @O2OCREATIVE - alanews.it

Le protagoniste due sorelle marocchine di 32 e 27 anni e una loro conoscente di 30 anni: in manette per rissa, mentre due di loro sono finite in ospedale con ferite gravi

Un violento scontro tra tre donne si è verificato a Milano nella tarda serata di ieri, domenica 23 marzo, scatenato da un video pubblicato su TikTok contenente frasi ingiuriose. Le tre donne si sono seriamente ferite a colpi di taglierino, nel corso della lite. Tutte e tre sono state arrestate per rissa, mentre due di loro sono finite in ospedale con ferite gravi: una con i tendini di una mano recisi e un’altra con 70 punti su un avambraccio. Le protagoniste, due sorelle marocchine di 32 e 27 anni e una loro conoscente e connazionale di 30 anni. Questo episodio evidenzia un crescente problema legato all’impatto dei social media sulle relazioni interpersonali.

La dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto intorno alle 22:30 in via dei 500, nei pressi del civico 16. Gli agenti di una volante della polizia, intervenuti dopo aver notato il parapiglia, hanno trovato le tre donne in una situazione di alta tensione e le hanno bloccate facendo poi intervenire il 118 per le cure. A seguito di una chiamata al numero di emergenza, il 118 è stato allertato per prestare soccorso. Le autorità hanno subito avviato le indagini per comprendere la dinamica dell’accaduto.

Le indagini preliminari hanno svelato che il conflitto è scaturito da un video diffuso sui social, in particolare su TikTok, dove la 30enne era stata ripresa e apostrofata in modo offensivo. Le sorelle, dopo aver incrociato per caso la loro conoscente su un autobus, l’hanno accusata di averle umiliate pubblicamente postando un video sul social network dove venivano riprese e definite “prostitute”. Da qui è emerso un acceso scambio di insulti che, rapidamente, si è trasformato in aggressione e violenza fisica.

Conseguenze e ferite

Durante il confronto, è emerso l’uso di un grosso taglierino, strumento che le donne avrebbero impugnato nel tentativo di difendersi l’una dall’altra e con il quale si sono ferite le due, cercando di toglierselo dalle mani. Le ferite riportate sono state gravi:

  1. La 32enne, una delle due sorelle, ha riportato una grave e profonda lesione ai tendini del polso destro ed è stata trasportata in codice giallo all’ospedale San Giuseppe, specializzato in chirurgia della mano.
  2. La 30enne ha riportato profondi tagli all’avambraccio sinistro, richiedendo un intervento chirurgico con 70 punti di sutura al Policlinico.
  3. La 27enne, pur non avendo riportato ferite gravi, è stata arrestata insieme alle altre due.

Riflessioni sul fenomeno

Questo episodio di violenza, scaturito da una lite apparentemente banale, mette in luce un fenomeno sempre più preoccupante: l’impatto dei social media sulle relazioni interpersonali, soprattutto tra i giovani. Gli esperti avvertono che video e contenuti virali possono facilmente degenerare in conflitti reali, portando a conseguenze drammatiche. L’uso di strumenti come il taglierino in situazioni di conflitto è un segnale allarmante di come la gestione della rabbia e della frustrazione possa sfuggire di mano.

Inoltre, la scelta di pubblicare contenuti offensivi su piattaforme social evidenzia un problema culturale più ampio, legato alla percezione del rispetto e della dignità altrui. La diffusione di video che esibiscono umiliazioni può alimentare un ambiente tossico, dove il bullismo online si traduce in aggressioni fisiche nel mondo reale.

La polizia, al termine delle operazioni di soccorso, ha avviato un’ulteriore indagine per valutare se vi siano stati ulteriori complici e per raccogliere testimonianze utili a fare chiarezza sulla vicenda. Le tre donne arrestate dovranno ora affrontare le conseguenze legali delle loro azioni, mentre si attende l’evolversi della situazione sanitaria delle ferite.

La notizia ha suscitato grande interesse e preoccupazione tra i cittadini milanesi, che si interrogano sulla sicurezza nelle strade e sull’influenza dei social media nelle dinamiche sociali quotidiane. L’incidente rappresenta un campanello d’allarme per le istituzioni, che dovrebbero prestare maggiore attenzione alla formazione e sensibilizzazione dei giovani riguardo l’uso responsabile dei social e le implicazioni delle loro azioni nel mondo reale.

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