Milano, 23 settembre 2025 – Sono cinque i manifestanti arrestati a seguito degli scontri avvenuti ieri pomeriggio nella zona della stazione Centrale di Milano, al termine del corteo pro Gaza. I violenti sono stati fermati dalla Polizia in relazione ai disordini che hanno caratterizzato la manifestazione. I due minori sono stati portati al carcere minorile Beccaria.
Scontri a Milano, dettagli sugli arresti e le accuse
Il giudice delle direttissime ha convalidato l’arresto di due ragazze, di 21 e 22 anni, fermate durante gli scontri avvenuti ieri al termine del corteo pro Gaza davanti alla stazione Centrale di Milano colpevoli di resistenza aggravata . Le giovani, entrambe studentesse universitarie e frequentatrici del centro sociale Lambretta, dovranno presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria come misura cautelare disposta dal tribunale. Un giovane invece è stato arrestato con le accuse di resistenza aggravata e lesioni, con l’aggravante introdotta dal cosiddetto “decreto sicurezza” perché i fatti sarebbero stati commessi nei confronti di un rappresentante delle forze dell’ordine. Per lui il pubblico ministero Elio Ramondini ha richiesto la convalida dell’arresto e una misura cautelare al giudice per le indagini preliminari (GIP). Attualmente il giovane si trova in carcere in attesa della decisione del GIP.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Digos della Polizia, le due ragazze arrestate sarebbero riconducibili all’area dei centri sociali milanesi. All’esterno del Palazzo di Giustizia sono state schierate camionette delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza durante lo svolgimento delle udienze direttissime.

Contesto degli scontri
Il corteo pro Gaza aveva attirato numerosi manifestanti tra cui gruppi anarchici e antagonisti, attori principali degli scontri culminati nella zona della stazione Centrale. Le tensioni si erano tradotte in urla, lancio di oggetti e momenti concitati che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
Parallelamente alle posizioni dei maggiorenni coinvolti negli episodi più gravi, risultano indagati anche due minorenni: su questi ultimi procede la Procura per i minori secondo quanto riferito dalle autorità competenti.
La situazione resta sotto stretta osservazione mentre si attendono gli sviluppi giudiziari relativi agli arrestati dopo gli eventi che hanno scosso uno dei nodi nevralgici della città meneghina.
Schlein: “Governo non criminalizzi ogni forma di dissenso”
“La stragrande maggioranza ha scioperato e manifestato in modo pacifico: dico al governo, smettetela di criminalizzare ogni forma di dissenso, l’Italia non vuole essere complice dei crimini di Netanyahu”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno. “Ieri Meloni ha chiesto di condannare la violenza delle piazze. Noi la violenza la condanniamo sempre. Stiamo aspettando che Meloni condanni i crimini di Netanyahu”.






