Nuova ordinanza a Milano per limitare i rischi del caldo in edilizia e agricoltura, mentre restano critiche per l’esclusione dei rider delle consegne a domicilio.
Milano, 3 luglio 2025 – L’ondata di caldo eccezionale che sta interessando l’Italia continua a suscitare preoccupazioni, soprattutto per la sicurezza dei lavoratori impegnati all’aperto nelle ore più calde della giornata. Tra le città più colpite dall’anticiclone “Pluto” c’è Milano, che ha registrato temperature al suolo fino a 47 gradi nelle zone più urbanizzate come San Siro. In risposta a questa situazione, la Regione Lombardia ha emanato un’importante ordinanza anti-caldo, che impone il divieto di attività lavorative all’aperto tra le 12.30 e le 16, valida dal 2 luglio al 15 settembre 2025.
Ordinanza anti-caldo: la risposta della Regione Lombardia
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato il 30 giugno l’ordinanza che vuole tutelare i lavoratori esposti al sole e a sforzi fisici intensi, come quelli dell’edilizia, dell’agricoltura e del florovivaismo. Il provvedimento è scattato in seguito agli appelli dei sindacati, che hanno evidenziato i rischi per la salute connessi alle alte temperature.
Le imprese milanesi stanno reagendo diversamente alle nuove disposizioni. Ad esempio, nel cantiere di Piazza Cordusio sono stati allestiti gazebo e zone d’ombra, con un monitoraggio costante dei livelli di umidità. Nel cantiere di Porta Garibaldi il lavoro si ferma rigorosamente alle 12.30, con la ripresa al mattino seguente. Tuttavia, non tutti rispettano il limite: nel pomeriggio del 2 luglio, a viale Umbria, i macchinari erano ancora in funzione, mentre al cantiere M4 di via Francesco Sforza alcuni operai anticipano l’inizio alle 5.30 per terminare entro mezzogiorno, altri invece proseguono oltre l’orario consentito, a seconda del ruolo.
Esclusi i lavoratori del food delivery: polemiche sui bonus insufficienti
Un aspetto critico riguarda i lavoratori del settore food delivery, che non rientrano nelle tutele previste dall’ordinanza. La piattaforma Glovo ha recentemente introdotto un sistema di bonus, che varia dal 2% fino a un massimo dell’8%, per chi effettua consegne durante le ore più calde. La misura è stata però giudicata insufficiente da numerose sigle sindacali, che denunciano come i fattorini siano esposti a condizioni climatiche estreme senza garanzie adeguate.
Milano, capoluogo della Lombardia con una popolazione di circa 1.367.580 abitanti, è un centro economico e industriale di rilievo, caratterizzato da un clima temperato caldo e umido, con estati molto calde. L’alta densità abitativa e l’urbanizzazione contribuiscono a creare fenomeni di “isola di calore”, accentuando gli effetti delle ondate di caldo.
Con l’anticiclone “Pluto” previsto ancora attivo per i prossimi mesi, le misure di protezione per i lavoratori all’aperto rappresentano un tassello fondamentale per la sicurezza sul lavoro e la salute pubblica in una città che non può fermarsi, ma deve adattarsi a condizioni climatiche sempre più sfidanti.
Fonte: Nicoletta Totaro - Ordinanza anti-caldo, ma Milano non si ferma: "Nuovi orari, ma non per tutti"





