Centinaia in piazza a Porta Venezia per chiedere lo stop al gemellaggio con Tel Aviv; gli attivisti denunciano complicità e ricordano i genocidi di Gaza e Srebrenica.
Milano, 12 luglio 2025 – Questa mattina, alcune centinaia di manifestanti si sono radunati in Porta Venezia a Milano, esprimendo una forte protesta contro il gemellaggio attualmente in vigore tra il Comune di Milano e la città di Tel Aviv. La manifestazione è stata organizzata dai Giovani Palestinesi di Milano, che hanno chiesto al Comune di mettere fine a questa collaborazione, definendola una forma di complicità con il genocidio.
La protesta e le richieste dei Giovani Palestinesi
Durante il raduno, Youssef Siher, portavoce del gruppo promotore, ha dichiarato: “Oggi scendiamo in piazza con delle richieste molto precise rivolte al Comune. Sappiamo che il Comune di Milano ha delle collaborazioni e un gemellaggio in atto con Tel Aviv. Siamo scesi in piazza per denunciare questa complicità con il genocidio”. Il riferimento è alla situazione drammatica a Gaza, che secondo gli attivisti rappresenta uno dei genocidi peggiori nella storia dell’umanità.
Siher ha inoltre espresso il proprio disappunto per il mancato accoglimento della petizione presentata dai Cinque Stelle che chiedeva la rottura del gemellaggio. “Non ci sorprende la notizia del rifiuto della petizione dei Cinque Stelle per la rottura del gemellaggio”, ha affermato, aggiungendo che il corteo, che avrebbe dovuto concludersi in piazza della Scala davanti alla sede del Comune, è stato vietato dalla Questura. “Puntualmente veniamo repressi e censurati da quelle che sono le istituzioni che dovrebbero tutelare i nostri diritti nel Paese”, ha denunciato l’attivista.
Il ricordo del genocidio di Srebrenica e il parallelo con Gaza
Il discorso di Siher ha toccato anche il tema del genocidio di Srebrenica, di cui ieri, 11 luglio, è ricorso il trentesimo anniversario. Il genocidio, avvenuto nel luglio 1995 in Bosnia-Erzegovina, ha visto la morte di oltre 8.000 bosgnacchi musulmani, uccisi dall’esercito serbo-bosniaco guidato da Ratko Mladić. La comunità internazionale ha riconosciuto ufficialmente quei fatti come genocidio, con condanne a ergastolo per i principali responsabili.
Siher ha sottolineato come “quello che sta succedendo a Gaza e quello che è successo a Srebrenica è il risultato dello stesso sistema di oppressione che portano in atto le potenze occidentali”. Ha definito i massacri a Gaza “uno dei genocidi peggiori che stiamo vedendo nella storia dell’umanità”, paragonandoli a Srebrenica, che “è stato uno dei genocidi più veloci a cui abbiamo mai assistito, proprio nel cuore dell’Europa”.
La città di Milano, capoluogo della Lombardia con oltre 1,3 milioni di abitanti, è da sempre al centro di importanti iniziative culturali, sociali e politiche. Tuttavia, la vicenda del gemellaggio con Tel Aviv continua a essere un tema di forte dibattito nella scena pubblica milanese, con manifestazioni e petizioni che ne chiedono la revisione.





