Milano, 6 settembre 2025 – Una giornata di grande commozione ha attraversato Milano, che si è stretta attorno alla memoria di Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre all’età di 91 anni. Lo stilista e imprenditore, fondatore dell’omonima casa di moda, ha lasciato un segno indelebile nel mondo della moda internazionale, rivoluzionando il menswear e definendo un nuovo standard di eleganza minimalista.
Milano si raccoglie attorno al “re della moda”

A margine della camera ardente allestita in città, Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, ha espresso il profondo cordoglio della città e il forte legame con il grande maestro dell’alta sartoria. “È stata una figura carismatica e straordinaria. Commuoversi è normale”, ha dichiarato Sacchi, che ha ricordato con emozione i momenti condivisi con Armani durante la presentazione delle sue collezioni. “Mi colpiva sempre la sua generosità, si fermava per una parola, una fotografia, dedicava tempo e ascolto alle persone”.
L’assessore ha inoltre anticipato l’intenzione di organizzare una mostra dedicata alla sua vita e alla sua opera: “Faremo tutto quello che si potrà fare per ricordarlo”, ha affermato, sottolineando l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio culturale e creativo lasciato dallo stilista.
Un lascito di stile e innovazione che ha segnato la moda mondiale
Nato a Piacenza il 11 luglio 1934 e trasferitosi a Milano nel 1949, Giorgio Armani ha rivoluzionato la moda a partire dagli anni ’70, introducendo la giacca destrutturata, simbolo di una nuova eleganza fluida e moderna. La sua influenza si è estesa ben oltre l’abbigliamento maschile, trasformando il guardaroba femminile e diventando un punto di riferimento per il prêt-à-porter internazionale. Iconici rimangono i completi indossati da Richard Gere in American Gigolò (1980), che hanno consacrato il suo stile a livello globale.
Nel corso della sua carriera, Armani ha ampliato il proprio impero con linee come Emporio Armani e Armani Jeans, oltre a lanciare profumi, occhiali e accessori che ancora oggi incarnano l’eleganza senza tempo del brand. La sua attenzione alla cultura e al patrimonio artistico si è tradotta anche in importanti progetti di restauro, come quello dell’Abbazia di San Fruttuoso e Villa Necchi Campiglio a Milano.
Tommaso Sacchi, che vanta una lunga esperienza nel settore culturale e ha ricoperto ruoli chiave nella promozione della moda e della cultura, ha voluto sottolineare come Milano, capitale italiana della moda, onori così un gigante della creatività e dell’innovazione. La città si prepara a custodire la memoria di Armani, celebrandone l’eredità con iniziative istituzionali e culturali che ne valorizzino il contributo unico al made in Italy e al panorama mondiale.






