Milano, 2 agosto 2025 – Nei pressi del Memoriale della Shoah a Milano, in via Ferrante Aporti, proprio nella zona della Stazione Centrale, è stato inaugurato un nuovo murale dedicato a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. L’opera è stata realizzata dall’artista e attivista Cristina Donati Meyer, già nota per interventi di forte impegno civile, e si propone come un tributo alla figura di Albanese, da anni impegnata nella denuncia delle violazioni dei diritti umani nella regione mediorientale.
Il significato e il messaggio del murale
Il murale raffigura Francesca Albanese mentre tiene per mano una bambina palestinese con la kefiah, simbolo della resistenza palestinese. Alle loro spalle si vede un bambino ebreo, sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti, che alza il braccio scrivendo sul muro la frase “Mai più. Per tutti!” (in inglese, “Never again. For all!”). Questa immagine intende stabilire un ponte ideale tra la memoria storica dell’Olocausto e le sofferenze attuali del popolo palestinese, sottolineando un messaggio universale e condiviso di rifiuto di ogni persecuzione, genocidio e violenza.
L’opera è stata collocata volutamente accanto al Memoriale della Shoah per rafforzare la continuità della memoria e il richiamo alla solidarietà internazionale. In un comunicato, l’artista Cristina Donati Meyer ha sottolineato che il murale vuole essere “un muro che urla il dolore dei civili palestinesi e la solidarietà internazionale, un presidio e una manifestazione permanente contro genocidi, massacri, guerre contro i civili e distruzione del futuro, con scuole e ospedali bombardati e bambini mutilati”.
Francesca Albanese: una figura al centro del dibattito internazionale
Francesca Albanese, nata ad Ariano Irpino nel 1977, è una funzionaria italiana specializzata in diritto internazionale e diritti umani. Laureata in giurisprudenza all’Università di Pisa, ha ricoperto dal maggio 2022 il ruolo di relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. Nel suo mandato ha denunciato con forza le politiche israeliane nei confronti del popolo palestinese, definendo l’occupazione come un regime di apartheid e denunciando “fondati motivi” per parlare di genocidio, come nel rapporto presentato al Consiglio per i diritti umani dell’ONU nel marzo 2024.
Il suo lavoro ha suscitato reazioni contrastanti: mentre molte organizzazioni per i diritti umani e accademici l’hanno sostenuta, altri governi e media l’hanno accusata di pregiudizi e antisemitismo, accuse che Albanese ha sempre respinto ribadendo che le sue critiche si riferiscono esclusivamente alle politiche di occupazione israeliane e non a questioni religiose o etniche.
Nel luglio 2025, Albanese è stata sanzionata dal Segretario di Stato USA Marco Rubio in relazione alle sue denunce riguardanti atti di genocidio nei territori palestinesi occupati.
Il murale milanese si inserisce così in un contesto internazionale complesso, fungendo da simbolo visibile di memoria, denuncia e solidarietà per tutte le vittime di persecuzioni e violenze, con un richiamo forte e chiaro: mai più genocidi, mai più persecuzioni, mai più guerre contro i civili, per tutti.
Fonte: Nicoletta Totaro - Milano, un murale per Francesca Albanese vicino al Memoriale della Shoah: "Mai più. Per tutti!"





