Milano, 19 settembre 2025 – È lutto nel mondo della fotografia e del giornalismo italiano per la scomparsa di Maurizio Rebuzzini, noto critico fotografico e giornalista, trovato ieri in fin di vita nel suo appartamento milanese. Nonostante il tempestivo intervento medico, l’uomo, di 74 anni, è deceduto poco dopo il ricovero in ospedale. Nel frattempo, le autorità hanno avviato un’indagine per chiarire le circostanze della sua morte.
Le prime testimonianze e l’avvio delle indagini

Il corpo di Maurizio Rebuzzini è stato scoperto dal figlio, che ha immediatamente allertato i soccorsi. Secondo le prime informazioni, la polizia è intervenuta tempestivamente nel condominio dove il critico e giornalista viveva. Neser, il portiere dello stabile, ha condiviso un ricordo dell’uomo, definendolo “un uomo tranquillo, sempre sorridente e amato da tutti i condomini”. Ha aggiunto che con lui era sempre gentile e che non aveva mai dato segni di problemi particolari. “Quando sono arrivato ieri, qui c’era la polizia”, ha detto Neser, sottolineando la gravità dell’evento che ha scosso il palazzo.
Le autorità stanno ora approfondendo la dinamica della morte, senza al momento escludere alcuna ipotesi, ma senza fornire dettagli specifici sui risultati delle indagini in corso.
Il ricordo di un protagonista della cultura fotografica italiana
Maurizio Rebuzzini aveva conquistato negli anni un ruolo di rilievo nel panorama culturale italiano grazie alle sue competenze di critico fotografico e alla sua attività giornalistica. La sua carriera è stata caratterizzata da una profonda passione per l’arte fotografica e da una capacità di interpretare e raccontare questo mondo in modo chiaro e appassionato, conquistando il rispetto di colleghi e appassionati.
Il suo contributo ha influenzato numerose generazioni di fotografi e lettori, e la sua scomparsa rappresenta la fine di un’epoca per il settore culturale milanese, che perde una delle sue voci più autorevoli e apprezzate.
Le indagini proseguono, mentre amici, colleghi e lettori si uniscono nel ricordo di un uomo che ha saputo coniugare professionalità e umanità, lasciando un segno indelebile nel mondo della fotografia e del giornalismo italiano.






