Milano, 29 novembre 2025 – Circa tremila persone hanno partecipato nel pomeriggio alla manifestazione nazionale pro-Palestina a Milano, organizzata da associazioni, movimenti e sindacati di base per celebrare la giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Il corteo, partito da Piazza XXIV Maggio, ha attraversato alcune delle vie principali della città, arrivando fino a Piazza Duomo, dove si sono tenuti i comizi conclusivi. La manifestazione ha registrato momenti di tensione, in particolare all’arrivo in Piazza Fontana, dove le forze dell’ordine in assetto antisommossa hanno schierato gli idranti per impedire ai manifestanti di proseguire verso il centro storico.
Il corteo milanese e le tensioni in piazza Fontana

Il corteo ha preso avvio nel cuore dei Navigli, snodandosi lungo un percorso che ha coinvolto vie come via de Amicis e corso di Porta Romana. All’arrivo in piazza Fontana, la polizia ha impedito l’accesso in piazza Duomo, utilizzando idranti per contenere i manifestanti. Nonostante alcuni partecipanti abbiano chiesto di proseguire, la manifestazione si è sciolta pacificamente senza scontri. Khader Tamimi, presidente della Comunità Palestinese della Lombardia, ha ricordato le radici storiche della protesta: “Il 29 novembre 1947, l’Assemblea generale dell’Onu ha deciso la spartizione della Palestina, senza alcun diritto di dividere il nostro Paese e regalarlo a qualcuno proveniente dall’Europa”.
Oltre alla manifestazione di Milano, si è svolto uno sciopero generale nazionale che ha visto cortei in oltre 100 città italiane con una partecipazione stimata superiore ai due milioni di persone. A Roma, secondo i sindacati, sono scese in piazza circa 300mila persone; a Milano, invece, la partecipazione si è attestata intorno alle centomila persone. La giornata è stata caratterizzata da un clima prevalentemente pacifico, anche se in alcune città come Bologna si sono verificati momenti di tensione con cariche di polizia e blocchi stradali.
Solidarietà nazionale e mobilitazioni diffuse
La mobilitazione di oggi è stata definita un successo dalla Cgil, che ha sottolineato come le adesioni allo sciopero abbiano raggiunto una media nazionale del 60%. Le proteste, che uniscono la solidarietà verso la popolazione di Gaza e la Flotilla, sono state accompagnate da azioni simboliche e blocchi di infrastrutture, come il blocco temporaneo dell’aeroporto di Pisa e la chiusura di tratti autostradali a Bologna.
Khader Tamimi ha rivolto un ringraziamento a tutti coloro che in Italia si sono mobilitati per la causa palestinese, sottolineando l’importanza di una maggiore consapevolezza pubblica e la necessità di azioni concrete da parte dei governi. “La gente ormai sa tutto, sa cosa sta succedendo a Gaza, i governi non possono più mentire, devono agire”, ha dichiarato Tamimi in un intervento radiofonico, ribadendo la richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese e l’evacuazione da parte di Israele delle aree occupate.
Nel capoluogo lombardo, nonostante le restrizioni alla viabilità e deviazioni dei mezzi pubblici per l’evento, la partecipazione è stata significativa e ha confermato la volontà di esprimere solidarietà e impegno civile a sostegno dei diritti del popolo palestinese.






