Milano, 13 settembre 2025 – Diverse centinaia di persone hanno partecipato questo pomeriggio a una manifestazione di solidarietà con il popolo palestinese, sfilando per le vie del centro di Milano. Il corteo, come di consueto ogni sabato, è partito da Porta Venezia e si è diretto verso piazza San Babila, cuore pulsante della città lombarda. Tra i partecipanti spiccava la presenza di Mohamed Hannoun, presidente dell’Associazione Palestinesi d’Italia (API) e figura nota nelle mobilitazioni pro-Palestina a Milano.
La denuncia di Mohamed Hannoun: multa per un adesivo “Free Palestine”

Mohamed Hannoun ha raccontato ai giornalisti di aver ricevuto una multa dalla Questura di Genova per aver affisso un adesivo con la scritta “Free Palestine” all’aeroporto di Malpensa. “Sono stato sorpreso da questa notifica perché l’adesivo non incita né alla violenza né all’odio razziale,” ha spiegato Hannoun. “Io continuerò ad attaccare adesivi perché ritengo che richiamare il diritto del popolo palestinese sia un dovere per tutti.” L’attivista ha voluto inoltre rispondere alle critiche legate ai suoi presunti legami con Hamas, rigettando con fermezza ogni accusa: “Vivo in Italia da oltre 42 anni e tutto ciò che faccio è alla luce del sole. Un giornale di destra come ‘Il Tempo’ dedica pagine intere a queste accuse pesanti, contro cui sto seguendo un processo con i miei avvocati.”
Solidarietà e tensioni attorno alle mobilitazioni pro-Palestina a Milano
La figura di Hannoun è al centro di un acceso dibattito. Da un lato, molte realtà politiche e associative esprimono solidarietà all’imam e all’API, criticando la repressione delle mobilitazioni pro-Palestina. Tra queste, il Centro Sociale Autogestito (CSA) Vittoria di Milano e il movimento Potere al Popolo hanno espresso sostegno a Hannoun, definendolo un “fratello” e denunciando la “criminalizzazione della solidarietà al popolo palestinese” da parte del governo italiano. Dall’altro, sono emerse polemiche sull’attività di Hannoun, accusato in passato di legami con Hamas e di aver promosso messaggi controversi tramite la sua associazione. Tali accuse, tuttavia, non hanno trovato conferma negli sviluppi giudiziari, con le indagini che si sono concluse senza provvedimenti.
Milano, capoluogo della Lombardia con oltre 1,3 milioni di abitanti, da sempre è un centro nevralgico per le mobilitazioni sociali e politiche. La città ha visto crescere nel tempo un tessuto civico attento alle questioni internazionali, in particolare ai conflitti mediorientali, che si riflette in appuntamenti come quello di oggi. La manifestazione di sabato rappresenta un momento di espressione collettiva di solidarietà che coinvolge numerosi cittadini, soprattutto giovani e attivisti.
In questo contesto, la vicenda di Mohamed Hannoun si inserisce in un quadro più ampio di tensioni e polemiche che accompagnano il tema della solidarietà con la Palestina in Italia, tra misure di sicurezza, accuse di antisemitismo e la libertà di espressione politica. La mobilitazione proseguirà con ulteriori appuntamenti pubblici, mentre la situazione legale e politica di Hannoun resta sotto osservazione.
Fonte: Roberto Smaldore - Milano, la denuncia di Hannoun (Api): "Una multa per aver attaccato un adesivo"






