Milano, 19 settembre 2025 – Decine di studenti milanesi hanno animato oggi un corteo studentesco per la Palestina, partito dall’Università Statale e diretto verso Porta Venezia, attraversando punti simbolici della città con slogan, striscioni e azioni di protesta. L’iniziativa è stata organizzata da gruppi giovanili come Cambiare Rotta e Osa, in collaborazione con le associazioni Api e Potere al Popolo, nell’ambito di una più ampia mobilitazione nazionale e internazionale a sostegno della popolazione palestinese.
Il percorso e le tappe della manifestazione

L’evento è iniziato alle 17 davanti all’ingresso della Statale in via Festa del Perdono, dove gli studenti hanno formato un presidio esponendo striscioni con scritte come “Free Palestine” e annunciando uno sciopero generale previsto per il 22 settembre con lo slogan “blocchiamo tutto”. Successivamente, il gruppo ha marciato lungo vie centrali della città, scandendo cori contro Israele, il premier Netanyahu e le politiche italiane, europee e americane relative al conflitto.
Una delle soste significative si è svolta in via Mascagni, davanti alla Facoltà di Scienze Politiche, dove due studenti hanno accolto i manifestanti da un balcone con uno striscione dedicato agli studenti palestinesi e hanno acceso fumogeni, creando un momento di forte impatto visivo e simbolico. Il corteo è poi proseguito verso la Prefettura di Milano in corso Monforte, dove un altro presidio organizzato da Api e Potere al Popolo si era già radunato in largo XI Settembre. La manifestazione si è conclusa in piazza Oberdan, in Porta Venezia, dopo aver rallentato temporaneamente il traffico cittadino per garantire il passaggio in sicurezza del corteo.
Le tensioni e le azioni di protesta nelle manifestazioni studentesche milanesi
Il corteo di oggi si inserisce in un contesto di mobilitazioni studentesche che hanno visto, nei giorni scorsi, la partecipazione di oltre 600 giovani tra scuole superiori e università. Durante le proteste, sono stati utilizzati fumogeni, cori, striscioni e anche lanci di vernice rosa contro alcune vetrine di negozi, tra cui un punto vendita di Carrefour e un negozio di Armani, contestati per il loro presunto coinvolgimento economico con Israele. In via Larga, vicino alla Statale, gli studenti hanno espresso critiche all’ateneo e alla sua rettrice Marina Brambilla, accusando l’università di promuovere un sapere “patriarcale e coloniale” e di aprire le porte ad associazioni “pro vita”.
Le manifestazioni hanno inoltre sollevato temi come lo ius soli e lo ius schola, denunciando l’esclusione dei giovani di seconda generazione da servizi e diritti fondamentali a causa della mancanza di cittadinanza, e rivendicando un’educazione civica inclusiva e sportelli antiviolenza nelle scuole, criticando la linea del ministro Valditara.
Nel frattempo, in città si registrano anche momenti di tensione con le forze dell’ordine, come avvenuto pochi giorni fa durante un altro corteo per Gaza, quando alcuni manifestanti hanno tentato di sfondare un cordone di polizia in corso Buenos Aires, entrando in contatto con gli agenti e proseguendo la manifestazione lungo la via.
Queste iniziative rientrano in un più ampio clima di mobilitazione diffusa in Italia, con prossimi appuntamenti come la manifestazione organizzata da Camera del Lavoro, Anpi e Arci prevista per il 19 settembre a sostegno della Global Sumud Flotilla e per chiedere il cessate il fuoco a Gaza.
Fonte: Riccardo Sciannimanico - Milano, corteo studentesco per la Palestina da Statale a Porta Venezia






