Milano, 11 ottobre 2025 – Le vie del centro di Milano sono state animate da un corteo partecipato in sostegno della Palestina, dove i manifestanti hanno espresso preoccupazioni riguardo alla reale efficacia degli attuali accordi di pace e ai rischi di speculazione edilizia che potrebbero compromettere il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.
Le ragioni della manifestazione

Nel corso della manifestazione, numerosi partecipanti hanno sottolineato una diffusa sfiducia nei confronti di quanto annunciato come un processo di pace. Un manifestante ha dichiarato: “Qualcuno direbbe che già c’è la pace – ma noi non ci crediamo, perché riteniamo che dietro ci sia una speculazione edilizia e soprattutto la mancanza di una reale capacità di garantire al popolo palestinese la sua autodeterminazione“. Nel corso degli interventi al microfono, è stata ribadita la determinazione di sostenere la causa palestinese con fermezza: “La Palestina deve essere liberata, se toccheranno un palestinese bloccheremo tutto“, è stato il grido che ha accompagnato il corteo.
Queste manifestazioni si inseriscono in un contesto internazionale complesso, dove lo Stato di Palestina mantiene un riconoscimento limitato e un controllo parziale su territori della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, con Gerusalemme Est indicata come capitale de iure e Ramallah come centro amministrativo de facto. Lo Stato palestinese, proclamato unilateralmente nel 1988 e osservatore permanente all’ONU dal 2012, continua a vivere sotto l’ombra dell’occupazione israeliana, una realtà che alimenta le tensioni e le preoccupazioni espresse dalla società civile palestinese e dai loro sostenitori a livello globale.
L’identità e la cultura palestinese al centro dell’attenzione
Parallelamente alla mobilitazione in strada, a Milano prosegue anche l’impegno artistico e culturale a favore della Palestina. L’iniziativa “Free Free Palestine”, giunta alla sua terza edizione, vede la partecipazione di numerosi artisti, attori, musicisti e cantanti italiani, che si esibiscono al Teatro Carcano per promuovere la conoscenza della cultura palestinese e per chiedere pace, giustizia e libertà. Tra i nomi di spicco figurano Vinicio Capossela, Lella Costa, Moni Ovadia e molti altri, che interpretano poesie e testi di autori palestinesi come Mahmoud Darwish e Fadwa Tuqan.
Questa manifestazione culturale si svolge in un momento particolarmente drammatico, dopo anni di conflitti che hanno causato gravi sofferenze alla popolazione, soprattutto ai bambini. Il ricavato degli spettacoli è destinato a organizzazioni che operano in Palestina in ambito medico, sanitario e artistico, come MAP – Medical Aid for Palestinians e Palestine Music Space, contribuendo così a sostenere concretamente il popolo palestinese.
La questione palestinese, infatti, non riguarda solo i confini geopolitici ma anche un’identità nazionale e culturale profondamente radicata, che continua a trovare voce attraverso la resistenza civile, culturale e artistica, sia nei territori palestinesi sia nella diaspora e tra i sostenitori internazionali.






