Milano, 6 settembre 2025 – Nel primo pomeriggio di oggi è partito un corteo organizzato dai centri sociali milanesi in difesa del Leoncavallo, storico spazio autogestito. La manifestazione è partita da piazza Duca d’Aosta, nei pressi della Stazione Centrale, e ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Il corteo ha attraversato la zona dei grattacieli di Porta Nuova, teatro di un’azione dimostrativa particolarmente significativa.
Blitz nel cantiere del Pirellino: simbolo dell’inchiesta Urbanistica

Durante il corteo, i manifestanti hanno effettuato un blitz all’interno del cantiere del cosiddetto Pirellino – il nome popolare attribuito alla Torre Servizi Tecnici Comunali di via Giovanni Battista Pirelli 39, un edificio storico di Milano attualmente in fase di riqualificazione. Gli attivisti sono riusciti a salire fino alla sommità del palazzo utilizzando le scale di sicurezza, dove hanno acceso fumogeni, rovesciato vernice rosa e affisso diversi striscioni. Tra questi, uno grande e verticale recitava lo slogan “Contro la città dei padroni“, mentre un altro affermava “Occupare è giusto“.
Il Pirellino è un edificio di 25 piani progettato negli anni Sessanta e da tempo oggetto di un complesso intervento di ristrutturazione da parte di COIMA SGR, che nel 2019 ha acquisito la proprietà con un investimento di 175 milioni di euro. Il progetto di rigenerazione, che ha visto la partecipazione di studi di architettura internazionali come Stefano Boeri Architetti e Diller Scofidio + Renfro, è stato recentemente rivisto nel 2025 per mantenere esclusivamente la funzione di uffici, eliminando la prevista serra e la torre residenziale.
Il corteo prosegue verso Porta Venezia in solidarietà con il Leoncavallo
Dopo l’azione al Pirellino, il corteo ha proseguito il proprio percorso verso Porta Venezia, dove era attesa un’altra piazza di manifestanti convocata in solidarietà con il Leoncavallo, centro sociale storico di Milano, fondato nel 1975 e noto per la sua lunga tradizione di occupazioni, attività culturali e politiche. Nel corso degli anni, il Leoncavallo ha rappresentato un punto di riferimento per diversi movimenti giovanili, operai e artistici, e ha vissuto momenti di forte tensione, come il tentato sgombero nel 1989 e le successive lotte per la sua sopravvivenza.
L’iniziativa odierna si inserisce in un contesto di crescente mobilitazione contro le politiche urbanistiche della città e si lega a una più ampia riflessione sulle trasformazioni sociali e culturali di Milano in relazione a spazi pubblici autogestiti e diritti di cittadinanza. Il messaggio degli attivisti riprende temi di critica alla “città dei padroni” e di rivendicazione del diritto all’occupazione come forma di resistenza sociale.
Le tensioni e le manifestazioni legate a questi temi si inseriscono in una lunga storia di conflitti sociali e politici a Milano, che affonda le radici anche in epoche passate caratterizzate da momenti di forte instabilità e strategia della tensione, come ricordato dalla cronologia degli anni di piombo nel Paese. Tuttavia, la protesta di oggi si concentra sulle questioni urbane contemporanee e sulle trasformazioni dello spazio cittadino.
Fonte: Roberto Smaldore - Milano, corteo per il Leoncavallo. Blitz dei manifestanti nel cantiere del Pirellino






